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Brasile-Belgio, le pagelle di CM: Neymar irriconoscibile, Fernandinho disastroso. Brillano De Bruyne e Hazard
BRASILE
Alisson 6: la serata peggiore possibile per un portiere. Non ci sono errori, ma il numero uno della Roma assiste impotente al crollo del suo Brasile. Sulle reti del Belgio è incolpevole, per il resto della serata osserva i compagni sbattere sul muro rosso senza poter incidere in alcuna misura.
Fagner 5: è totalmente assente in fase di spinta e spesso impreciso in difesa. Hazard è uno dei clienti più scomodi al mondo, ma il terzino del Corinthians dimostra di non essere pronto per giocare partite così importanti.
Thiago Silva 5,5: subisce le ripartenze del Belgio cercando di arginare come può le frecce rosse e Lukaku, che lo oscura dal punto di vista fisico. L'assenza di Casemiro in mediana pesa come un macigno e il Brasile è spaccato in due: Thiago e Miranda si trovano a dover coprire troppi metri di campo per poter essere efficaci e devono alzare bandiera bianca.
Miranda 5,5: discorso fotocopia rispetto a quello fatto per Thiago Silva. Il giocatore dell'Inter soffre tanto la velocità degli esterni del Belgio ed è anche impreciso in fase di impostazione. Non è stata la sua miglior serata, ma i veri problemi del Brasile si trovano altrove.
Marcelo 5,5: è un fantasma. Recupera dal problema fisico che lo aveva costretto al forfait contro il Messico, ma in campo è evanescente se non per qualche fiammata. Non è il solito Marcelo e si vede. Il Brasile soffre terribilmente la sua assenza, soprattutto in fase di impostazione. Anche lui, come Fagner, è impreciso in copertura e soffre le ripartenze fulminanti del Belgio, che lo colgono spesso fuori posizione.
Fernandinho 4: horror show. La prestazione del centrocampista del Manchester City è sconcertante. Non tanto e non solo per l'autogol, perché a centrocampo il Brasile è inesistente e lui non riesce mai a fare da filtro. Manca Casemiro e si sente tantissimo: il Belgio aspetta e riparte affondando come un coltello nel burro. Partita da cancellare e serata da dimenticare, per Fernandinho e per tutto il Brasile.
Coutinho 5,5: non riesce a cucire il gioco come spesso aveva fatto nel corso di questo Mondiale. Fino a questo punto era stato probabilmente il miglior giocatore della spedizione verdeoro, ma questa sera è opaco. La sua qualità era una delle chiavi di volta della banda Tite e quando lui si oscura il gioco diventa irrimediabilmente più lento e prevedibile. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: il Brasile attacca in modo scialbo e macchinoso e non riesce a verticalizzare con rapidità, soprattutto nel primo tempo. Quando la luce si accende, la squadra riparte, come accade in occasione del gol del 2-1, propiziato da una sua finezza. In crescita nel secondo tempo dopo una prima frazione deludente.
Paulinho 5: se il centrocampo del Brasile soffre così tanto le ripartenze del Belgio, la responsabilità è anche sua. Il giocatore del Barcellona non riesce a mettere in campo la consueta fisicità e fallisce anche diverse buone occasioni che avrebbero potuto raddrizzare la sua serata e quella dell'intero Brasile (72' Renato Augusto 7: entra e la partita cambia. Segna il gol dell'1-2 e sfiora anche la rete del pareggio. Impatto devastante sulla partita che, però, non è bastato per avere la meglio su un Belgio stoico).
Willian 5: la versione scolorita del giocatore ammirato nella sfida con il Messico. Il turbo non si accende mai e la strategia attendista del Belgio lo spiazza. Non riesce mai a saltare l'uomo e fatica terribilmente a dialogare coi compagni. Serata no, in tutti i sensi (Dal 45' Firmino 5,5: aveva dato l'impressione di poter essere determinante anche a partita in corso, ma stasera non riesce ad essere incisivo. Non è nella sua miglior serata e viene coinvolto poco da compagni poco brillanti).
Gabriel Jesus 4,5: non è il suo Mondiale e questo si è capito da tempo. Anche stasera non riesce mai ad essere pericoloso e fallisce una clamorosa occasione di testa che avrebbe riaperto il match. Doveva essere il nuovo grande numero 9 del Brasile: esperimento fallito. Almeno per ora (Dal 57' Douglas Costa 6: prova a spaccare la partita con le sue accelerazioni devastanti, ma ci riesce solo a corrente alternata. Riesce ad essere più pericoloso di Willian sull'out di destra, ma non basta per riacciuffare una partita che si è decisa nel primo tempo).
Neymar 4: il leader tecnico del Brasile sulla carta. Nei fatti è tutt'altro. Gioca con una superficialità a tratti fastidiosa, che rischia di oscurare il suo talento anche in prospettiva futura. Avrebbe tutte le qualità per potersi sedere al tavolo dei più grandi, ma nonostante i suoi 26 anni dimostra di essere ancora terribilmente immaturo. Non riesce mai a saltare l'uomo e si perde in individualismi evidentemente fuori luogo in una serata del genere. Da censura anche le ormai consuete simulazioni, che hanno iniziato a contraddistinguerlo sempre più di sovente.
Tite 5: il confronto con Martinez è stravinto dal belga, che imbriglia alla perfezione i punti di riferimento del Brasile. Il centrocampo verdeoro è troppo morbido per reggere l'impatto delle ripartenze fulimnee dei diavoli rossi. Il Brasile è risultato lento e privo di spunti offensivi, penalizzato nel giudizio anche dai favori del pronostico che erano tutti dalla parte dei verdeoro che alla vigilia del Mondiale sembravano davvero pronti per tornare a sedersi sul tetto del mondo. Tite si è affidato al talento dei suoi straordinari singoli che, però, lo hanno tradito sul più bello.
BELGIO
Courtois 7,5: perfetto per tutta la partita. Dà grande sicurezza a tutto il reparto ed è preciso e puntuale sia nel primo tempo che nel secondo. Il portiere del Chelsea sembra essere tornato ai livelli di qualche stagione fa, quando con la maglia dell'Atletico Madrid aveva dato l'impressione di poter essere il numero 1 dei numeri 1. La parata su Neymar nei minuti di recupero è un'istantanea formidabile della grandezza di questo straordinario portiere. Il suo intervento vale come un gol.
Alderweireld 6,5: prestazione solida in una partita che il Belgio ha scelto di giocare sulle ripartenze. Compito difficile per i difensori in rosso che, però, hanno saputo reggere l'urto delle folate brasiliane senza concedere troppo alla squadra favorita per la vittoria del Mondiale.
Kompany 5,5: sicuramente il più impreciso del pacchetto arretrato degli uomini di Martinez. Rischia tantissimo quando entra in scivolata su Gabriel Jesus, ma il VAR tace. E' in ritardo anche sul gol di Renato Augusto, dimostrando di avere ancora tanta strada davanti per tornare ai fasti di un tempo.
Vertonghen 6,5: come il compagno di squadra del Tottenham e compagno di reparto in nazionale Alderweireld ha aiutato la squadra a difendersi senza soffrire eccessivamente. Ha raggiunto la sua piena maturità e questa sera lo ha dimostrato fermando più volte Willian. Soffre maggiormente Douglas Costa, complice anche un calo fisico importante nel secondo tempo.
Meunier 6: decisivo sulla fascia in una serata nella quale Martinez gli ha chiesto tantissimo dal punto di vista fisico. Corre e riesce a giocare con buona qualità in una serata difficile. Neo della serata l'ammonizione rimediata che gli costerà la semifinale con la Francia.
Fellaini 6,5: riesce a far valere tutti i suoi centimetri in una partita dominata, dal punto di vista fisico, dal centrocampo belga. Non sarà mai un giocatore di gamba, ma gioca con intelligenza, limitando tutte le fonti di gioco del Brasile. Al Belgio serviva un centrocampo operaio per avere la meglio sui nobili verdeoro, e chi meglio di Fellaini per un ruolo simile?
Witsel 6,5: valgono le stesse cose dette per Fellaini: prestazione di sostanza. Era quello che serviva stasera ed è quello che è stato fatto. Il secondo paga un calo dal punto di vista fisico, come tutto il Belgio, ma riesce a stringere i denti per reggere l'assalto finale di un Brasile mai domo.
Chadli 6: dà tutto quello che ha, proprio come Meunier. Esce stremato, con i crampi e si prende gli applausi del suo pubblico; in campo non si è mai visto nel secondo tempo, quando il Brasile ha ritrovato confidenza. Meglio nella prima frazione, quando approfitta degli svarioni difensivi degli avversari per far valere la sua corsa(Dall'82' Vermaelen sv)
De Bruyne 7,5: nel primo tempo è illuminante, non sbaglia praticamente nulla e trova anche la rete del 2-0. La sua stella è sempre più brillante e in questo Mondiale ha preso per mano anche la nazionale dopo aver guidato il Manchester City alla vittoria della Premier. Anche grazie a Guardiola è diventato un giocatore totale, eccellente in tutte le fasi e nel posizionamento. Hazard ha il 10 sulle spalle, ma il vero faro della squadra è lui...
Hazard 7: ha un passo diverso rispetto a tutti i difensori del Brasile, fa valere la sua tecnica e crea costantemente superiorità numerica. Gli mancano il gol e un po' di concretezza, ma il talento è cristallino. Nel secondo tempo aiuta i compagni mettendosi a disposizione della squadra e vestendo anche gli inconsueti panni della prima punta dopo l'uscita dal campo di Lukaku; il risultato è eccellente e il folletto belga riesce a fare la differenza in ogni zona di campo.
Lukaku 7: si batte come un leone e fa la differenza contro due difensori forti fisicamente e decisamente più esperti. E' l'arma segreta del Belgio che si appoggia sempre sulle sue spalle. Come Atlante regge il peso dell'attacco e permette ai compagni di salire; condisce il tutto con diverse giocat di fino che per un giocatore della sua stazza sono davvero notevoli (Dall'87' Tielemans sv)
Martinez 7,5: il suo Belgio è perfetto nel primo tempo, poi si sgonfia nel corso della ripresa e soffre tantissimo il ritorno di fiamma del Brasile. Resta il dato di una vittoria storica che permette al Belgio di raggiungere la semifinale e sognare davvero in grande. Ora c'è la Francia ad aspettarli e Martinez dovrà fare un'altra impresa, ma con questo gruppo straoridnario di giocatori nulla, davvero nulla, è impossibile...