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    Brasile 2014, Ronaldo: 'Il Brasile è forte, ma occhio all'Italia'

    Brasile 2014, Ronaldo: 'Il Brasile è forte, ma occhio all'Italia'

    La Gazzetta dello Sport ha intervistato in esclusiva l'ex attaccante dell'Inter Ronaldo. Ambasciatore del Mondiale brasiliano, il Fenomeno ha parlato a tutto tondo del torneo: "Di tutto ciò che sette anni fa è stato promesso alla gente, è stato fatto sì e no il trenta per cento: autostrade, aeroporti, ospedali, scuole, hotel. Ecco, io chi protesta per questo lo capisco. Più del 70% della gente è favorevole. E io sono allegro, perché tutto sta per cominciare. E perché alla fine il Brasile si dimostrerà all’altezza del compito. Il Brasile è la squadra più forte, e lo sarebbe anche se non giocasse in casa".


    Sulle avversarie del Brasile Ronaldo si sofferma sull'Argentina di Messi e sull'Italia, paese che conosce molto bene: "Non c’è una spiegazione logica, ma al suo terzo Mondiale è lui, Messi,  più di Neymar, più di Balotelli, più di chiunque, a dover fare l’ultimo salto. E' solo un Mondiale a renderti davvero immortale. Argentina o Spagna? Dell’Argentina si parla poco: per me è fortissima. E poi c'è la Germania, ma occhio all’Italia: arriva quasi sempre. Può vincere il girone perché conta la tradizione e quella dell’Italia è solida, grande sicurezza difensiva, grande intelligenza tattica. E gioca anche bene: lo ha fatto vedere all’Europeo e pure in Confederations Cup. Le amichevoli non contano. Pirlo e Verratti insieme? Buona idea, soprattutto per certe partite. Balotelli? Se non capisce che questo Mondiale è la sua grande occasione, vuol dire che non ha ancora capito niente della sua carriera: vale per lui come per Neymar".


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