Brasile 2014: lo strano caso del signor Rossi e degli infortunati Ribery e CR7
Il Mondiale è il sogno di tutti. Perderlo a pochi passi dal traguardo, magari dopo aver faticato e lottato per mesi contro un brutto infortunio è come prendere una porta in faccia. Ci ha creduto Giuseppe Rossi, per venti giorni ha sperato di finire nella lista dei 23 di Prandelli per la ressegna iridata, prima della sfida amichevole pareggiata contro l'Irlanda sembrava avere il biglietto per il Brasile tra le mani, dopo Londra quel biglietto si è volatilizzato. La storia non si ripeterà, non ci sarà nessun'altro signor Rossi al Mondiale, Prandelli ha fatto la sua scelta valutando aspetti fisici e psicologici nonostante abbia avuto le giuste rassicurazioni mediche. La delusione è tanta, ma Rossi è in buona compagnia. In Brasile non giocheranno nemmeno Falcao, che la Colombia non considera abile e arruolato dopo la rottura dei legamenti al ginocchio rimediata a fine gennaio, e Van der Vaart, vittima di un problema al polpaccio. ALTRA IDEA - La scelta soprattutto di Italia e Colombia di escludere Rossi e Falcao, non ha convinto i diretti interessati e ha diviso l'opinione pubblica. Altre nazionali, infatti, hanno deciso di rischiare, inserendo nella lista dei 23 giocatori alle prese con problemi fisici, che rischiano di essere sottovalutati. E' il caso del Portogallo, che ha portato e farà giocare Ronaldo, condizionato dal fastidioso problema al legamento del ginocchio che potrebbe constringerlo ad uno stop di tre mesi, è di Russia e Francia, che hanno convocato Shirokov, fuori forma per problema al tendine d'Achille, e Ribery, che soffre per un problema alla schiena. Prandelli non è Deschamps o Capello, Rossi guarderà il Mondiale in tv, per la seconda volta consecutiva.