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Brasile 2014, Darmian: 'Mercato? A Roma mi conoscono' VIDEO
SU SE' STESSO - "Non ho tatuaggi e non mi piacciono. Escludo di farmene per adesso. Ancelotti? Un grande, mi ha fatto esordire a 17 anni nel giorno dell'addio di Costacurta".
LUI E VENTURA — "Non so se andrò in Brasile, ma darò il massimo per mettere Prandelli in difficoltà. Se sono qui è merito del Torino e soprattutto di Ventura, che mi ha messo sempre a mio agio: lo voglio ringraziare pubblicamente. Ancelotti mi ha fatto esordire, però Ventura mi ha fatto crescere, visto che nel Palermo non giocavo tanto. Sono due allenatori che curano molto i particolari e a questi livelli è una cosa che fa la differenza."
SUL RUOLO IN NAZIONALE - "A inizio stagione confesso che alla Nazionale non pensavo, ma adesso sono orgoglioso di questa convocazione. Posso giocare su entrambe le fasce, visto che so muovermi anche a sinistra. All'inizio l'ho fatto per necessità, poi mi sono adattato. Qui il gruppo è molto unito: oltre che grandi calciatori sono grandi persone. Il blocco difensivo della Juve, poi ha dato ottima prova di sé in campionato. Fisicamente stiamo tutti bene. Personalmente il borsino delle convocazioni non lo faccio, cerco solo di lavorare nel migliore dei modi possibili. So che finora non ho all'attivo neppure una partita in azzurro, ma può essere una cosa stimolante. Giocare su palcoscenici del genere sarebbe bellissimo. Io come Cabrini nel 1978? Magari, me lo auguro, ma dipenderà da Prandelli".
SULLA ROMA - "Credo di restare al Torino, ma gli interessamenti fanno piacere. Al mercato però ora non penso, ci sarà tempo per farlo più avanti. Con i granata siamo arrivati ad un passo dal sogno europeo, speriamo di rifarci. Cessioni? La società sa quello che deve fare e opererà per il bene della squadra. La Roma? Al Padova sono stato allenato dal fratello del d.s. giallorosso Sabatini, quindi credo mi conosca bene".