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    Branchini: 'Haaland vale 130 milioni, ecco chi può prenderlo'

    Branchini: 'Haaland vale 130 milioni, ecco chi può prenderlo'

    Giovanni Branchini, procuratore sportivo ed esperto di mercato, ha espresso la suo opinione sul futuro di Erling Haaland a La Gazzetta dello Sport: “Per acquistare oggi Haaland servono almeno 120-130 milioni di euro. Poi, come sempre quando si tratta di simili operazioni, dipende dal club che lo vuole e dalle richieste del giocatore”

    Si muoverà da Dortmund?
    «Non so, 50 e 50. Lui, se non sbaglio, ha una clausola valida dalla prossima stagione per 88 milioni di euro. La cifra è accessibile a molti grandi club europei e dà al giocatore e alla sua famiglia l’opportunità di avere una notevole forza contrattuale. Potrebbe anche decidere di fare un’altra stagione a Dortmund».


    Chi lo vuole veramente?
    «C’è la fila. Stiamo parlando di uno dei cinque migliori attaccanti. Assieme a lui metto Messi e Ronaldo, anche se appartengono a un’altra generazione, e poi Mbappè, Neymar e Kane. Un po’ dietro Lautaro».

    Se lascerà Dortmund, dove andrà Haaland?
    «Il Psg, se vende Mbappè, può pensare a un acquisto del genere. E poi c’è sempre il Real Madrid. E i due club di Manchester, sia il City sia lo United. Anche se, per come conosco Guardiola, forse lui preferirebbe un centravanti alla Kane: meno ariete e più pronto a integrarsi con il gioco della squadra. Allo United lo vedrei proprio bene, e non dimentichiamoci che i Red Devils hanno un’ottima tradizione con i centravanti che vengono dal nord».

    Cosa la colpisce di lui?
    «Ha qualità tecniche che sono sotto gli occhi di tutti. Ma ciò che va sottolineato, a mio avviso, è il percorso che ha compiuto. È stato importante l’aiuto che gli ha dato il padre e sono stati fondamentali i consigli dell’agente. Haaland è andato in un club intermedio, ha avuto la possibilità di migliorare senza troppe pressioni. In tutti i Paesi si comportano così. Solo in Italia se fai due gol, penso all’esperienza di Zaniolo, ti sbattono in prima pagina e ti considerano subito una stella. In questo modo si rovina un potenziale talento, e noi ne abbiamo rovinati parecchi. Haaland è stato intelligente nelle scelte e adesso raccoglie i frutti. In qualunque squadra vada, lui è pronto. Ha costruito la carriera gradino dopo gradino».

    Il Borussia Dortmund ha investito venti milioni, acquistandolo dal Salisburgo, quando aveva 19 anni.
    «Se uno segue la politica dei giovani, deve scommettere sul talento e proteggerlo. È ovvio che il rischio è elevato e che non sempre si può trovare un Haaland. Ma quando lo trovi metti a posto le casse per anni grazie alla plusvalenza. Non tutte le società ragionano in questo modo, in Italia quasi nessuna. E forse è anche per questo che da noi mancano i giovani di valore».

    In quale campionato si integrerebbe meglio?
    «Dappertutto. Forse in Premier, dove l’intensità di gioco è maggiore, potrebbe esprimersi al massimo. Ma farebbe bene in Spagna o in Francia, come del resto sta facendo in Germania».

    C’è da aspettarsi un’asta?
    «No, pensando al mercato in tempo di Covid. Ma qui bisogna sfatare un tabù: il mercato del calcio era in crisi anche prima del maledetto virus, i club hanno bilanci in rosso, non possono più pagare certe cifre. Credo che non ci sia società disposta ad acquistare un giocatore per 150 milioni di euro, tanto per capirci. È in atto un ridimensionamento di cui tutti devono prendere coscienza: i calciatori, i dirigenti, i tifosi e i mezzi d’informazione».


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