AFP/Getty Images
Brahimi da uomo mercato a fantasma: il no al Milan costa caro al Porto
IL NO A MILAN E EVERTON - Un utilizzo che va decisamente a cozzare con quanto dichiarato dallo stesso Espirito Santo poco dopo la chiusura del mercato estivo: "Si è parlato tanto della partenza di Brahimi, la sua situazione era complicata, ma adesso è al 200% un giocatore del Porto. Ho molta fiducia in lui". Ed effettivamente la permanenza dell'algerino è stata in bilico fino agli ultimi secondi del calciomercato. L'Everton ci ha provato con insistenza per giorni, decidendo di offrire 40 milioni di euro per portarlo in Premier League, ma una chiamata è arrivata anche dall'Italia: il 31 agosto infatti Galliani ha contattato il Porto, un tentativo in extremis per portare Brahimi al Milan e regalare così a Montella una soluzione in più sulle corsie esterne, un vice Niang e Suso che al momento manca in rosa. No secco dei Dragoes, che rischia ora di rivelarsi un vero e proprio autogol.
SVALUTATO - A 26 anni la carriera è ancora lunga davanti e non mancano pretendenti, soprattutto l'Everton che coltiva ancora il sogno di acquistare Brahimi già a gennaio, ma a quale prezzo? Non certo quei 40 milioni offerti in estate, ma una cifra molto inferiore: a distanza di soli due mesi infatti il cartellino dell'algerino vale la metà, 20 milioni di euro in meno. Senza un'inversione di tendenza il Porto difficilmente riuscirà a gonfiare nuovamente il prezzo, quasi certamente non a gennaio: il no a Milan e Everton costa caro al Porto, questa volta il boccone amaro rischia di toccare ai Dragoes.
Twitter: @Albri_Fede90