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Brahim Diaz: 'Obiettivo scudetto, siamo il Milan. Con Pioli mi sento più a mio agio. Su Ibra, Zidane e il Real...'
DIVERTIMENTO AL MILAN - "Mi piace ricevere palla sui piedi, affrontare l'avversario e creare pericolo. Mi piace giocare tra le linee, girarmi e avere quella visione. Gol e assist stanno arrivando e questo ti rende più decisivo. Sto cercando di arrivare molto di più in area, come è sempre stato, e questo è molto importante".
SFIDE AMBIZIOSE - "Bisogna essere decisivi e in questo inizio stagione lo sono io, sempre con lavoro e umiltà. Abbiamo una squadra abbastanza buona e io sono una mezza punta a cui piace far stare meglio i suoi compagni".
GESTIRE ENTRAMBI I PIEDI - "È qualcosa di innato. Sinceramente, l'unica cosa che ricordo quando avevo quattro o cinque anni è che avevo già un pallone sui piedi. Mi piaceva giocare da solo, perché avevo bisogno di un pallone solo per me stesso (ride, ndr), ma ho chiesto alla mia famiglia e mi hanno detto che è una cosa che ho sempre avuto. Da piccola avevo un allenatore che ci faceva indossare un calzettone bianco e uno nero, uno era quello buono e l'altro era quello cattivo, e ho fatto gli stessi esercizi con entrambi i piedi".
AL CENTRO O IN FASCIA - "All'interno mi sento più a mio agio perché si vedono più spazi. Ho un buon effetto e la capacità di gestire entrambi i piedi mi permette di farlo da entrambi i lati. Avere questo mi dà anche un vantaggio. Hai una scelta, io preferisco dentro, ma sempre dove mi mette il mister”.
DUELLO CON L'ATLETICO - "Il modo migliore per difendere la palla è averla. Avere il possesso è anche un modo di difendersi. Questa è una cosa che ho imparato con Guardiola, ho avuto allenatori molto bravi. Con uno in meno dovevamo dare qualcosa in più per far viaggiare il pallone, ed è quello che proviamo a fare. Non solo io, abbiamo una grande squadra che sa farlo benissimo".
LA VERTICALITA' DEL MILAN - "La squadra è molto buona, molto compatta, ci piace attaccare velocemente e avere palla. Abbiamo un gioco vario in cui possiamo avere palla, ma anche fae due o tre tocchi nell'area avversaria. Abbiamo giocatori con una velocità incredibile e questo rende il mio gioco più facile".
RAPPORTO CON PIOLI - "Pioli è un ottimo allenatore. Mi ha fatto crescere, mi ha aiutato molto nel gioco e il suo spirito nello spogliatoio, la sua passione per il gioco, si sposa molto bene con i giocatori che ha. Di fronte alla sua figura ci sono solo parole buone. Stiamo facendo un ottimo inizio di campionato e anche l'ultima è stata molto buona".
SERIE A - "Amo guardare il calcio e la Serie A è uno dei campionati che guardo. Ci sono tanti calciatori di talento che fanno la differenza. Non sono più squadre che si chiudono dietro, ma giocano a visto aperto. L'Atalanta, per esempio, marcano l'uomo a tutto campo, o anche l'Hellas Verona, che ora affronteremo. Il calcio è cambiato in meglio in Italia e il talento si vede e si nota, anche se ha anche quella parte più tattica. Mi piace molto questo calcio, lo amo, mi trovo molto bene qui".
SEGNI DEI TACCHETTI - "Ne ho abbastanza. Può darsi che il mio calcio li inviti a darmi qualche bastone".
IBRAHIMOVIC - "La prima volta che sono entrato in spogliatoio il primo che ho incontrato è stato Ibra. Sappiamo già com'è, ma è incredibile perché aiuta tutti i compagni e pretende il massimo da te. È un leader dentro e fuori dal campo e il mio rapporto con lui è molto buono. Ama il mio calcio e pretende di più da me perché dice che ho molto talento. Continua a fare la differenza ed è quello che si può dire di un calciatore come Ibrahimovic"
OBIETTIVO SCUDETTO - "Siamo partiti molto bene e lo scudetto è un obiettivo, perché noi siamo il Milan. Dobbiamo andare partita per partita e continuare così. Ognuno contribuisce con il suo granello di sabbia, il gruppo è molto unito. È un campionato molto competitivo”.
RAGGIUNGERE LA NAZIONALE - "E' un orgoglio rappresentare il proprio Paese, è qualcosa di unico. Devo continuare a lavorare, continuare come sto facendo, perché questa opportunità arrivi".
PASSATO AL REAL MADRID - "Ora sono concentrato sul Milan, che è un grande club, e non posso dire molto di più. Gli auguro il meglio, perché ora sono qui".
RAPPORTO CON ZIDANE - "Zidane è una leggenda come giocatore e anche come allenatore è stato molto bravo. L'affetto era reciproco, andavamo molto d'accordo e so che gli piaceva il mio calcio. Ho lavorato per poter avere quei minuti. Sono stato molto bene con lui e lui anche con me".