Getty Images
Braglia a CM: 'Al Genoa manca Bertolacci. E su Marchetti e Lapadula...'
Come giudica nel complesso il mercato del Grifone?:
"Sono arrivati buoni giocatori ma credo che ci siano state due partenze importanti che non sono state sostituite a dovere. Mi riferisco a Perin e a Bertolacci. In porta si è puntati su Marchetti che al pieno della forma è una garanzia ma che in queste prime uscite ha dimostrato di essere un po' arrugginito dopo tanti mesi di stop. In mezzo invece manca un interditore capace di bloccare l'azione avversaria e ribaltare il gioco come faceva l'ex di Lecce e Roma. Tuttavia confido molto nell'operato di Ballardini e sono certo che molto presto saprà trovare i necessari equilibri".
Dopo la sciagurata sconfitta di Reggio Emilia la difesa rossoblù è finita sotto processo. Ma le cause dell'imbarcata di domenica non sarebbero da ricercare anche negli altri settori del campo?
"Credo che i problemi nascano dall'attacco. Nel calcio moderno il primo difensore deve essere la punta. La bravura di un attaccante si vede dai gol ma anche dall'aiuto che sanno garantire alla squadra. Riguardando le reti segnate dal Sassuolo, soprattutto le prime due, si vede come tutte le azioni nascano dalla difesa degli emiliani, segno che gli attaccanti del Genoa non hanno offerto l'adeguata copertura".
A tal proposito potrebbe tornare utile nell'economia di gioco del Grifone il tanto bistrattato Lapadula?
"Penso proprio di sì. Lui magari non sarà sempre lucidissimo sotto rete, proprio perché è uno che svaria molto per il campo e inevitabilmente poi finisce per risentirne. Ma le sue caratteristiche sono quelli di chi sa come aiutare i compagni e sacrificarsi per loro".
Sul banco dell'accusa in questi giorni c'è anche il suo collega Marchetti. Che idea si è fatto del nuovo portiere del Genoa?:
"Marchetti è un portiere di grande valore ma arriva da un anno e mezzo di inattività ed è normale che ora ne paghi un po' le conseguenze. Gli ci vorrà un po' di tempo per ritrovare la condizione ideale, soprattutto a livello di testa. Il vero errore che ha fatto la società, secondo me, è stato quello di non mettergli alle spalle un secondo pronto ed affidabile che sia in grado di sostituirlo a dovere in caso di necessità. Radu sarà anche bravo ma la sua esperienza si limita ad una ventina di partite in Serie B. Troppo poco, a mio avviso, per dare le giuste garanzie".