AFP via Getty Images
Bottiglietta lanciata contro Payet: l'autore del gesto condannato a sei mesi di carcere con sospensione della pena
LA DIFESA - Nel corso dell'udienza, riferisce RMC Sport, l'imputato ha risposto alle domande del presidente del Tribunale e ha provato a difendersi: "Ho lanciato l'oggetto nella direzione di Payet senza l'intenzione di colpirlo, ma per mettergli pressione. E' stata una c...ata nell'euforia del momento. Voglio scusarmi con Payet e l'OL. Ho visto partite per 20 anni, non so cosa mi sia passato per la testa. Non volevo mirare a Payet, volevo mirare attorno a lui e non colpirlo". Emergono inoltre ulteriori dettagli sull'autore del gesto: si tratterebbe di un individuo di 32anni, separato e padre di una bambina di 4 anni, già condannato in passato per truffa".
L'ACCUSA - Dure le accuse dell'avvocato di Payet ("Un gesto drammatico e volontario, spero che penserai al tuo atto. Ora Payet ha paura, è scandaloso"), che chiederà un risarcimento simbolico di un euro per il danno, e dell'avvocat della LFP ("Non è un processo al tifo ma alla violenza. E' mezzo chilo che gli cade sulla testa, può uccidere, non è esagerato dirlo"). La replica dell'avvocato dell'imputato: "Non voglio minimizzare, ma la violenza è sempre stata presente del calcio e non è nulla di nuovo. Questo non esonera il mio cliente, ha avuto un riflesso stupido. Volete una sanzione sul divieto di accesso allo stadio? Nessun problema. Ma metterlo in carcere...".