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    Bosnia-Italia, le pagelle di CM: Insigne da urlo! Brillano Berardi e Locatelli, flop Pjanic

    Bosnia-Italia, le pagelle di CM: Insigne da urlo! Brillano Berardi e Locatelli, flop Pjanic

    • Federico Albrizio e Alessandro Cosattini
    Bosnia-Italia 0-2


    BOSNIA

    Piric 6: fa quello che può, belli gli interventi su Berardi nel primo tempo e Acerbi nella ripresa. Incolpevole sui gol.

    Corluka 4: Insigne non è un cliente comodo certo, ma non riesce mai a limitarlo o almeno infastidirlo. Il 10 azzurro fa quello che vuole dall'inizio alla fine sulla sua fascia.

    Hadzikadunic 5,5: regge per un'ora, poi affonda. Disattento sul raddoppio di Berardi, perde una palla sanguinosa e rischia il rigore su Belotti.

    Sanicanin 5: soffre per tutta la partita, grave dormita sul gol di Berardi e in mezzo tanti interventi in ritardo che potevano costare il cartellino. Chiude con un problema muscolare.

    Kadusic 4: con Corluka il peggiore dei suoi. Berardi lo fa ammattire, colleziona falli su falli e uscire dalla partita con un solo giallo a carico è quasi un successo. (dal 79' Todorovic sv).

    Cimirot 5: poca interdizione e zero invenzioni. Si perde il taglio di Berardi sul raddoppio.

    Pjanic 5: parte con due buone verticalizzazioni, poi si spegne. Non inventa, non fa filtro, sovrastato dal centrocampo azzurro. Non è un momento semplice per l'ex Juve, mai titolare con il Barcellona: si vede anche in nazionale. (dal 76' Danilovic sv).

    Krunic 5: pronti via e ha una buonissima occasione a rimorchio, ma spara su Florenzi, unico uomo tra lui e la porta. Per il resto il centrocampista del Milan è impalpabile. (dal 72' Loncar 5,5: non fa meglio di Krunic).

    Tatar 5,5: ha il merito di provare qualche sortita, ma non riesce ad essere incisivo. (dal 79' Rahmanovic sv).

    Prevljak 5: sui suoi piedi l'unica occasione degna di nota della Bosnia, ma al posto di angolare calcia addosso a un reattivo Donnarumma. Per il resto, stritolato dalla morsa di Acerbi e Berardi. (dal 79' Hadzic sv).

    Gojak 5,5: come Tatar è il più attivo dei suoi, ma il giocatore del Torino non impensierisce particolarmente la difesa azzurra.

    All. Bajevic 5,5: l'assenza di Dzeko è pesantissima, l'emergenza Covid che lo priva di otto giocatori è un alibi altrettanto valido per una squadra che non ha motivazioni, già aritmeticamente ultima nel gruppo, e manca di punti di riferimento.

    Federico Albrizio​

    ITALIA

    Donnarumma 6,5: risponde presente con una super parata bassa su Prevljak nella prima vera occasione da gol della Bosnia. E non è facile dopo 37’ a fare da spettatore del match

    Florenzi 6: seconda prova consecutiva con la fascia da capitano al braccio (per 45’). Puntuale in fase difensiva, sempre preciso in impostazione. Non era in perfette condizioni e infatti a fine primo tempo lascia il campo per non correre alcun rischio (dal 46’ Di Lorenzo 6: non fa mai rimpiangere Florenzi, né in fase difensiva né quando deve proporsi in avanti per accompagnare l’azione).

    Acerbi 6: un errore che poteva costare caro. Prevljak lo salta con troppa facilità nell’unica occasione del primo tempo della Bosnia su cui Donnarumma si supera. A parte questo episodio, dà grande sicurezza al reparto difensivo azzurro come nelle precedenti uscite. E va vicino al gol nella ripresa su assist di Emerson.

    Bastoni 6,5: non fa rimpiangere Bonucci. E non è semplice. Sempre puntuale e preciso in fase difensiva e anche d’impostazione quando viene chiamato in causa.

    Emerson 6,5: che asse con Insigne sulla fascia sinistra. I due si cercano e trovano spesso e volentieri. Può fare meglio in fase difensiva, ma davanti sa sempre cosa fare. E lo fa bene.

    Barella 6,5: quantità e qualità. Dimostra anche contro la Bosnia di essere tra i giocatori più in forma degli Azzurri - e dell’intera Serie A, aggiungeremmo -. Il primo a pressare e inserirsi, con e senza palla.

    Jorginho 6,5: la solita regia pulita del giocatore del Chelsea, che fa girare con ordine la squadra con passaggi corti e lanci lunghi. Vince - e non di poco - il duello con l'ex Juve Pjanic in mezzo al campo.

    Locatelli 7: continua il momento d’oro. Recupera lui la palla che poi Insigne serve a Belotti per l’1-0 azzurro. Prezioso in fase di interdizione e costruzione, sempre presente con i suoi inserimenti con e senza palla quando c’è spazio. Nel secondo tempo, con un cross “alla Insigne” (vedi sotto) manda in porta Berardi per lo splendido 2-0.

    Berardi 7: sempre pericoloso sulla fascia destra. Passaggi filtranti, cross, tiri: prima serve Belotti che fallisce un gol da buona posizione con uno splendido traversone col suo mancino, poi calcia di potenza e va vicino alla rete. Gol che arriva nella ripresa, con una spettacolare semi-rovesciata su assist del compagno di squadra Locatelli: un bellissimo gol “made in Sassuolo”. Dimostra perché Mancini e il suo staff hanno deciso di puntare su di lui e non su Bernardeschi sulla corsia destra azzurra (dall'82' Bernardeschi 6: pronti e via, colpisce una traversa col mancino dopo pochi minuti dall'ingresso in campo. Non vive un momento fortunato, sarebbe stato un super gol).

    Belotti 7: sembra in serata no. Pronti e via, a inizio primo tempo fallisce due gol non da lui, nell’area piccola della Bosnia. Poi, su assist di Insigne, trova l’1-0 con un bel tocco in caduta. Alla terza occasione risponde presente e segna una rete importantissima per gli Azzurri. Nella ripresa ci riprova, ancora su assist di Insigne, ma non trova la porta. Sempre prezioso quando bisogna far salire la squadra con le sue sponde aeree, lotta per tutto il tempo nonostante il fastidio al ginocchio che si porta dietro da due settimane (dall'82' Lasagna: sv).

    Insigne 7,5: ispirato è dire poco. È suo l’assist al bacio per il gol dell’1-0 di Belotti: ormai quello è diventato il “cross alla Insigne”. Lo sa bene Callejon, che a Napoli ha segnato più volte proprio così. Sempre delizioso palla al piede, sfiora il gol con un bel destro a giro nel primo tempo che sfiora il palo. Letteralmente imprendibile sulla sua fascia sinistra, anche nella ripresa e per un soffio non trova il gol nel finale di match. Dimostra di meritare la 10 azzurra che ha sulle spalle e nel secondo tempo - quando esce Florenzi - indossa anche la fascia da capitano (dal 93' Calabria sv).

    All. Evani 7: le indicazioni del commissario tecnico Mancini vengono trasmesse in campo con una precisione maniacale, risultato - e soprattutto la prova espresse - ne sono la diretta conseguenza. L'Italia domina senza se e senza ma per larghi tratti dell'incontro, non concede occasioni pericolose a una Bosnia pericolosa in un solo frangente nella prima frazione di gioco.

    Alessandro Cosattini

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