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    Ag. Fifa Boscarato a CM su Guarin, Pirlo e D'Ambrosio

    Ag. Fifa Boscarato a CM su Guarin, Pirlo e D'Ambrosio

    • Andrea Scappazzoni

    Ha parlato in esclusiva per Calciomercato.com l’agente Fifa Giorgio Boscarato. Esperto di calcio africano, ha detto la sua sull’attuale momento della Serie A, con uno sguardo rivolto al mercato di Torino e Inter, senza dimenticare un parere sul caso D’Ambrosio.

    Boscarato, è sorpreso dall’andamento della Serie A, a ridosso della pausa natalizia?
    "Non posso essere stupito della vetta della classifica: la Juventus non è certo una sorpresa, ma una società solidissima, che da ex granata devo riconoscere essere la numero 1 in Italia. Il Napoli, principale antagonista, per quanto forte ha dei limiti, in campo e fuori. La sorpresa è ovviamente la Roma, che ha acquistato soprattutto un buon allenatore, in grado di decidere le sorti del mercato e della squadra, facendo arrivare giocatori giusti, magari non di primissimo piano, ma affamati di visibilità o rivincita, come Gervinho. Mi sorprende invece l’Hellas Verona del ‘mio’ Jorginho e il Torino, che a piccoli passi sta salendo in alto". 

    Che mercato sarà quello di gennaio?

    "Sarà sempre un mercato di riparazione, anche se non si chiama più così. Nulla però vieta di inserire colpi importanti, che si possono concludere a gennaio, oppure più spesso si possono lanciare le esche per poi pescare a luglio. Movimenti di grande rilievo non credo ce ne saranno: le squadre sono mediamente assestate, a meno di infortuni. Chi avrebbe bisogno di comprare potrebbe essere il Milan, ma dovrà prima trovare la propria strada a livello societario quindi non pensa concluderà molto. Chi potrebbe fare mercato, invece, è l'Inter con la sua nuova proprietà".

    Eppure si parla di vendere Guarin.

    "Per un progetto non sarebbe la mossa iniziale migliore, e in effetti non credo lo faranno. Ci sono poi da sistemare molte questioni contrattuali, su tutte Pirlo, che in tempi non sospetti davo per pronto a tornare a Milano".

    E il Torino, che farà?
    "Intanto dovrebbe lavorare di più sui giovani, così potrebbe risparmiarsi qualche intervento sul mercato, ma da quest'orecchio ci sentono poco".

    Allora secondo lei cosa accadrà ai granata a gennaio?
    "In molti casi, le mosse da fare dipendono dalla fiducia che vorranno concedere ad alcuni elementi, come Bellomo: io personalmente comprerei un trequartista di valore, un difensore al posto di D'Ambrosio e assolutamente una punta. L'importante sarà anche la voglia di investire: ora i granata navigano in posizioni che non vedevano da anni, ma per mantenerle bisogna fare il necessario…".

    Che opinione si è fatto del caso D’Ambrosio?

    "In pochi credevano in questo ragazzo, quando arrivò. Lui ha lavorato in un certo modo, con grande professionalità, superando momenti difficili anche grazie a Ventura. E' migliorato, è sicuro: è diventato perfino autoritario".

    Ma chi è il responsabile di questa situazione? 
    "E’ lui che vuole andare via, ma non gli do torto. E personalmente non mi spiego come Prandelli possa non convocarlo: i suoi obiettivi però possono e devono essere molto alti ed è giusto che pensi a società che possono garantirgli stimoli di un certo tipo".


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