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  • Dortmund, così si fa mercato: Brandt e Hazard costano meno di Chiesa

    Dortmund, così si fa mercato: Brandt e Hazard costano meno di Chiesa

    • Luca Fazzini
    Giovani d'esperienza con un passato già rassicurante: un identikit tracciato spesso come desiderio di mercato delle big italiane, ma che altrettanto spesso rimane tale. Non in Germania e a Dortmund, dove il Borussia, in linea con la storia della Ruhr e la sua tradizione di miniere e ricchezze, ha concretizzato una (tripla) magistrale operazione di mercato. I gialloneri, nelle ultime ore, si sono resi protagonisti di tre eccellenti trattative: investimenti per rilanciare la sfida al Bayern dopo la beffa di quest'anno, con il primato sfuggito a poche giornate dalla fine e con il titolo assegnato solo all'ultima uscita stagionale. In seguito alla cessione di Pulisic al Chelsea, ufficializzata a gennaio per un incasso complessivo di 64 milioni, i vice-campioni di Germania hanno subito re-investito la cifra in maniera intelligente.

    QUALITÀ LOW-COST - Nelle ultime 48 ore, un tris di acquisti da far invidia alle big europee, specie a conti e bilanci. Thorgan Hazard, Julian Brandt e Nico Schulz: una spesa totale di 78,5 milioni di euro per tre giocatori dall'età media di 25 anni e ben 488 presenze complessive in Bundesliga. Eh sì, è questo uno dei punti chiave dell'eccellente mossa giallonera: scommettere su giocatori che vantano già un'eccellente esperienza e conoscenza del campionato locale. Partiamo da Hazard: fratello del più conosciuto Eden, conta già 140 presenze e 31 gol in Germania, oltre a 21 presenze e 3 gol con la Nazionale belga. Classe 1993, l'esterno offensivo arriva dal Borussia Mönchengladbach per una cifra di 28,5 milioni + 10 di bonus. Secondo tassello è Julian Brandt: trequartista classe 1996, seguito in passato dalla Juventus, sbarca al Borussia Dortmund per 25 milioni, portando con sè 164 presenze in Bundes, 34 gol e una buona carriera con la Nazionale tedesca, dove colleziona 24 presenze, 2 gol, un argento olimpico e la vittoria nella Confederations Cup del 2017. Chiudiamo con Nico Schulz, terzino sinistro classe 1993 costato 25 milioni, accostato in inverno all'Inter. Una cifra decisamente ragionevole per un giocatore capace di totalizzare 183 gare in Bundesliga tra Hertha Berlino, Borussia Mönchengladbach E Hoffenheim, a cui aggiunge il bronzo vinto agli Europei U21 nel 2015 con la Germania. 

    E IN ITALIA? - Ciò che emerge da questi dati è la saggia ed equilibrata spesa effettuata dal ds Zorc e dai suoi collaboratori. Il totale di 78,5 milioni si avvicina - ad esempio - alla valutazione che la Fiorentina fa di Federico Chiesa. Un gap clamoroso e difficile da giustificare: non appare così netta la differenza di talento, mentre è ampio il divario di esperienza. I palmares e soprattutto la maturità dei tre neo-gialloneri sono tutt'altro mondo rispetto a quei tanti giovani italiani la cui valutazione viene spesso gonfiata troppo prematuramente. Chiesa ne è un esempio, ma lo stesso discorso si può fare per i vari Zaniolo, Cutrone e Barella. Le italiane prendano spunto, e aspettino a valutare decine di milioni i loro baby-talenti

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