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  • Boruc ama Firenze:| 'Ma non so se resto...'

    Boruc ama Firenze:| 'Ma non so se resto...'

    Il portiere polacco della Fiorentina, Artur Boruc ha dichiarato in esclusiva ai microfoni di Radio Blu: "Buon momento della Fiorentina? Non si può mai dire se è davvero un buon momento, abbiamo vinto solo due delle ultime cinque gare, dobbiamo rimanere concentrati sul nostro lavoro.
     
    Difesa viola la seconda migliore del campionato?
    Sono felice di questo, è segno dell'impegno di ognuno di noi, vuol dire che tutti diamo il 101%. Cerchiamo di fare gol e soprattutto non subirne. E' importante per la squadra. Un ottimo dato quello di subire pochi gol. Stiamo facendo bene in difesa, dobbiamo continuare così. Anzi, migliorarci ancora.
     
    Come è cambiato il lavoro sul campo nel passaggio da Mihajlovic a Delio Rossi?
    E' soprattuto una domanda per compagni. Delio è più tattico, cura più la strategia. Io mi alleno sempre con i preparatori dei portieri per cui per me è cambiato poco.
     
    Firenze?
    Amo Firenze. Parlo poco con la stampa perché più che parlare mi piace fare. Anche se questo non è tipico dell'italian style. Sono qui per giocasre a calcio, anche se qui la vita è bella. La maggior parte del tempo libero lo passo con la famiglia. Anche sul tempo continuo a pensarla come al mio arrivo, il tempo è migliore che in Scozia. Anche rispetto alla Polonia si sta meglio da queste parti.
     
    Rinnovo del contratto?
    Non so se il prossimo anno sarò ancora il numero uno della Fiorentina. Non so niente di tutto questo, dovreste chiedere al mio agente. Io non ne parlo ma soprattutto non ci penso. Non so quale sarà il mio futuro, quello che conta è dove sono e cosa faccio oggi. Penso ad allenarmi e dare il meglio.
     
    Neto?
    Abbiamo un buon rapporto, siamo buoni compagni di squadra. Entrambi lavoriamo duramente ogni giorno per il bene della Fiorentina.
     
    La mia miglior parata in viola?
    La mia parata migliore la potere vedere in allenamento (scherza,ndr). Mi piace pensare che la mia miglior parata sia sempre la prossima, dobbiamo rimanere concentrati sulle prossime sfide. Domenica c'è il Parma, per cui spero che la mia miglior parata possa essere quella.
     
    Un bilancio della mia esperienza in viola?
    Sono soddifsfatto, sono arrivato pensando di poter lottare in Europa o in Champions. Nei fatti purtroppo questo non è successo, dovremo lavorare di più perché le capacità per raggiungere questi obiettivi il prima possibile ci sono, magari proprio dal prossimo anno.
     
    Amauri?
    Gli attaccanti li giudichi dai gol che fanno. Dopo sole 2/3 settimane di allenamento è presto per dare giudizi. I gol che ha fatto in carriera però parlano da soli. Lo aspettiamo, sono sicuro che sia un grande goleador.
     
    Jovetic?
    E' un grande giocatore, ha fatto molti gol in questa stagione. E' normale che in tanti siano interessati a lui, la cosa non mi sorprende. E' ancora giovane e davanti a sé ha un radioso futuro. Giocherà in un top team. Anche se la Fiorentina in Champions ha dimostrato di esserlo. Rigore? Ci va con la giusta cattiveria, non segna mai per divertimento.
     
    Sul pubblico del Franchi, senti distanza tra tifoseria e squadra?
    Sì, purtroppo credo di sì. E' una cosa che si percepisce. Non è una situazione facile, soprattutto quando non giochi come i tifosi vorrebbero. Cerchiamo di dare sempre il massimo, ma non sempre ci riusciamo. Penso che si possa dare molto di più se spinti dal proprio pubblico. Io sono tifoso del Legia Varsavia e sosterrei la mia squadra anche se giocasse male. Perché è una parte di me, del mio cuore, non riuscirei mai ad allontanarmi da questa. Non dipende dal tipo di tifosi, inglesi o meno. Se ami qualcuno lo ami a prescindere, sempre, in qualsiasi condizione. Se sei supporters dovresti farlo sempre e comunque. Spesso i calciatori sono i primi colpevoli, ma è una questione di fede. E non può mai venire meno.
     
    Europa?
    Se non ci credessi non sarei qui, dobbiamo pensare positivo e crederci sempre.
     
    Il ct della Polonia?
    Sono sempre aperto alla Nazionale, il nostro tecnico però ha chiuso gli occhi su di me. Io lavoro duro ogni singolo giorno.
     
    Giocare da attaccante?
    Di sicuro è più divertente che fare il portiere.

     


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