Roma: Borriello, problema da 16 milioni
Ultima settimana di mercato. Quella delle possibili sorprese, quella in cui i dirigenti cercheranno di piazzare gli ultimi colpi in uscita per alleggerire il monte ingaggi. E' il caso della Roma, nella fattispecie del ds Sabatini. Ci sono richieste per Stekelenburg e Bojan, soltanto sondaggi per Borriello, proprio la partenza che tra tutte a Trigoria si augurano. Infatti il portiere olandese è cercato (fino ad oggi soltanto tramite intermediari) dal Tottenham, ma 'rimarrà', così almeno ha dichiarato l'a.d. Fenucci. Mentre per Bojan, Zeman ha posto il veto in conferenza stampa: crede molto nelle potenzialità del ragazzo e lo stesso attaccante non ha mai espresso il desiderio di abbandonare la capitale (i suoi agenti sì però, sopratutto dopo la panchina di ieri). Rimane Borriello dunque, anche perché Perrotta ha rifiutato il Siena, il Chievo e la rescissione. Ha un anno di contratto e vuole goderselo a Roma.
Riguardo l’attaccante napoletano è un momento di stand-by. Cinicamente parlando rappresenta la seconda scelta di tutte le pretendenti, a questo proposito prima parlavamo appunto di sondaggi. In realtà un'offerta c'è stata: quella del Tottenham, ma Borriello preferisce rimanere in Italia, un desiderio già espresso l'anno scorso quando rifiutò il Marsiglia e si accasò alla Juve. I bianconeri potrebbero richiederlo qualora fallissero la trattativa per Dzeko (o Llorente) o per sostituire Giovinco, il Genoa lo prenderebbe in considerazione qualora cedesse Gilardino, il Milan è tentato dall'avanzare una proposta per rimpiazzare gli infortunati Pato e Robinho, la Fiorentina tenterà eventualmente l'assalto nell'ultima ora di mercato, subordinando il suo acquisto (in prestito) al pagamento parziale dell'ingaggio, infine occhio anche al possibile guizzo dell'Inter. Tutto rimandato al 31 agosto, allora. Come quello di due stagione fa, quando Rosella Sensi sorprese tutti e portò a Roma il centravanti del momento. Arrivò in prestito con obbligo 'verbale' di riscatto. Di fatto, una spesa accollata alla nuova proprietà. 'Un problema', lo definì Sabatini. Lo è ancora. Un problema da 5,4 milioni all'anno. Sedici milioni e rotti fino al 2015, se qualcuno non si farà avanti.