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Borja Valero, quei no a Napoli e Roma che hanno reso grande la Fiorentina
Uno degli uomini del momento nella Fiorentina terza in classifica è senza dubbio Borja Valero. Il centrocampista spagnolo sta disputando una stagione a grandi livelli. Voti alti in pagella, 4 gol e 6 assist nel campionato in corso, dati che confermano quanto di buono ha visto in lui la Fiorentina nell'agosto del 2012 quando lo ingaggiò dal Villarreal. Eppure le strade del giocatore madrileno e della squadra gigliata avrebbero potuto non incrociarsi; è storia vera infatti, quella di un elevato interesse del Napoli per il giocatore quando militava in Spagna nella rosa del sottomarino giallo.
Molti apprezzamenti e sondaggi da parte dei partenopei, ai quali mancò però il piglio per intavolare una vera trattativa. A riconfermare questo interessamento non convinto del club azzurro per Borja Valero è stato pochi giorni fa lo stesso procuratore del centrocampista, Alejandro Camano, specificando: "Avevo parlato tre anni fa con il Napoli per Borja Valero, ma poi la società fece un passo indietro". Già un anno prima, nel 2011, il giocatore aveva attirato comunque l'interesse concreto di altre squadre, due su tutte l'Atletico Madrid, e la Roma. I giallorossi in particolare, con il ds Walter Sabatini in prima linea, si erano messi all'opera per avviare un contatto costante con l'entourage del giocatore, ma una vera trattativa non decollò mai. Anche in questo caso mancò l'atto decisivo per concludere quello che sarebbe potuto essere un vero affare.
Le attenzione degli altri club è andata poi in crescendo in seguito alle sue grandi annate disputate in maglia viola, tanto che, a settembre 2015, lo stesso Borja Valero dichiara: "Si sono fatte avanti società importanti per me, ma io ho risposto gentilmente con un ‘no grazie’. Firenze è la mia scelta". A prescindere dal fatto che tra le società tornate alla carica per lui questa estate c'era anche la Roma, e stavolta con un'offerta concreta, e molto probabilmente anche il Napoli, la frase finale certifica che il più grande affare l'ha fatto la Fiorentina a luglio 2014 rinnovandogli il contratto fino al 2019. In quell'occasione lo stesso Borja affermò di amare Firenze e di voler concludere la sua carriera con la maglia gigliata, concetto ribadito da lui stesso più volte anche in seguito. E così la Fiorentina e Firenze possono godersi, a suon di gol e giocate, quella che è destinata ad essere una "bandiera" viola anche per gli anni a venire, alla faccia di chi, un po' di tempo fa, non ha creduto quel tanto che bastava in lui.
Molti apprezzamenti e sondaggi da parte dei partenopei, ai quali mancò però il piglio per intavolare una vera trattativa. A riconfermare questo interessamento non convinto del club azzurro per Borja Valero è stato pochi giorni fa lo stesso procuratore del centrocampista, Alejandro Camano, specificando: "Avevo parlato tre anni fa con il Napoli per Borja Valero, ma poi la società fece un passo indietro". Già un anno prima, nel 2011, il giocatore aveva attirato comunque l'interesse concreto di altre squadre, due su tutte l'Atletico Madrid, e la Roma. I giallorossi in particolare, con il ds Walter Sabatini in prima linea, si erano messi all'opera per avviare un contatto costante con l'entourage del giocatore, ma una vera trattativa non decollò mai. Anche in questo caso mancò l'atto decisivo per concludere quello che sarebbe potuto essere un vero affare.
Le attenzione degli altri club è andata poi in crescendo in seguito alle sue grandi annate disputate in maglia viola, tanto che, a settembre 2015, lo stesso Borja Valero dichiara: "Si sono fatte avanti società importanti per me, ma io ho risposto gentilmente con un ‘no grazie’. Firenze è la mia scelta". A prescindere dal fatto che tra le società tornate alla carica per lui questa estate c'era anche la Roma, e stavolta con un'offerta concreta, e molto probabilmente anche il Napoli, la frase finale certifica che il più grande affare l'ha fatto la Fiorentina a luglio 2014 rinnovandogli il contratto fino al 2019. In quell'occasione lo stesso Borja affermò di amare Firenze e di voler concludere la sua carriera con la maglia gigliata, concetto ribadito da lui stesso più volte anche in seguito. E così la Fiorentina e Firenze possono godersi, a suon di gol e giocate, quella che è destinata ad essere una "bandiera" viola anche per gli anni a venire, alla faccia di chi, un po' di tempo fa, non ha creduto quel tanto che bastava in lui.