Borja Valero, Paredes e Manolas: ecco come cambia il mercato della Roma
"Questa eliminazione non cambia le nostre strategie di mercato", ha dichiarato il ds della Roma Walter Sabatini immediatamente dopo la bruciante sconfitta per mano del Porto. "Ci aspetta un periodo lungo e duro, è un ko difficile da digerire e analizzare", ha ribattuto il tecnico Spalletti. Dove sta la verità tra lo sforzo di non perdere la bussola e mantenere l'ottimismo di Sabatini e il pessimismo cosmico dell'allenatore di Certaldo? Come sempre, nel mezzo, ma che i mancati introiti dalla qualificazione alla Champions League produrranno delle conseguenze è altrettato innegabile.
TRA BORJA VALERO E PAREDES - Con i circa 30 milioni tra premi Uefa, diritti tv e sponsorizzazioni varie, la Roma aveva già programmato un investimento importante per rafforzare il centrocampo e sostituire definitivamente nell'immaginario collettivo uno come Miralem Pjanic. Sfumato il neo-napoletano Diawara, il fiorentino Borja Valero era diventato inevitabilmente (con tutte le difficoltà del caso) l'obiettivo numero 1, senza passare attraverso il sacrificio di un calciatore molto apprezzato in Italia (Milan su tutti) e all'estero come l'argentino Paredes. Senza l'extra-budget europeo, cambia molto, praticamente tutto. Se il centrocampista spagnolo viene considerato un calciatore imprescindibile per il progetto tattico di Spalletti, a fronte di un investimento che non potrà essere inferiore ai 20 milioni di euro, una cessione di spessore diventa obbligata, anche in considerazione dei rigidi paletti del Fair Play Finanziario, con la Uefa molto vigile sulla situazione della Roma.
GLI SCONTENTI - Paredes tornerebbe sul mercato, ma diventerebbe più probabile una vendita all'estero, a società disposte a fare un investimento a titolo definitivo e non offrendo il prestito con diritto di riscatto presentato dal Milan. Sabatini ha già iniziato l'opera di sfoltimento della rosa trattando col Bologna il prestito di Sadiq e la cessione del greco Torosidis. Poco probabile oggi ma non impossibile (dipende dal tipo di offerta) pensare ad altri addii eccellenti, per esempio di Manolas e Nainggolan (il primo in trattativa per il rinnovo ma un suo addio frutterebbe il 50% della cifra all'Olympiacos e il secondo lo farà a fine mercato), ma oggi, parafrasando Spalletti, inizia un periodo lungo e duro.
TRA BORJA VALERO E PAREDES - Con i circa 30 milioni tra premi Uefa, diritti tv e sponsorizzazioni varie, la Roma aveva già programmato un investimento importante per rafforzare il centrocampo e sostituire definitivamente nell'immaginario collettivo uno come Miralem Pjanic. Sfumato il neo-napoletano Diawara, il fiorentino Borja Valero era diventato inevitabilmente (con tutte le difficoltà del caso) l'obiettivo numero 1, senza passare attraverso il sacrificio di un calciatore molto apprezzato in Italia (Milan su tutti) e all'estero come l'argentino Paredes. Senza l'extra-budget europeo, cambia molto, praticamente tutto. Se il centrocampista spagnolo viene considerato un calciatore imprescindibile per il progetto tattico di Spalletti, a fronte di un investimento che non potrà essere inferiore ai 20 milioni di euro, una cessione di spessore diventa obbligata, anche in considerazione dei rigidi paletti del Fair Play Finanziario, con la Uefa molto vigile sulla situazione della Roma.
GLI SCONTENTI - Paredes tornerebbe sul mercato, ma diventerebbe più probabile una vendita all'estero, a società disposte a fare un investimento a titolo definitivo e non offrendo il prestito con diritto di riscatto presentato dal Milan. Sabatini ha già iniziato l'opera di sfoltimento della rosa trattando col Bologna il prestito di Sadiq e la cessione del greco Torosidis. Poco probabile oggi ma non impossibile (dipende dal tipo di offerta) pensare ad altri addii eccellenti, per esempio di Manolas e Nainggolan (il primo in trattativa per il rinnovo ma un suo addio frutterebbe il 50% della cifra all'Olympiacos e il secondo lo farà a fine mercato), ma oggi, parafrasando Spalletti, inizia un periodo lungo e duro.