Vecino e Borja Valero, all'Inter in totale simbiosi: da intoccabili a riserve di lusso
ESCLUSI ECCELLENTI - Borja Valero fino al Benevento era sempre partito titolare. Sostituito sì da Luciano Spalletti, ma a gara in corso, mai dall’inizio. Leggermente diversa la storia per Matias Vecino, che era partito in panchina alla terza e alla quarta di campionato contro Spal e Crotone. Prima e dopo l’uruguaiano ex Fiorentina ha sempre giocato da titolare. Poi la crisi invernale dell’Inter, fino al 2-1 contro il Bologna. Nel mentre, le numerose prove tattiche di Luciano Spalletti, in allenamento. Fino alla gara della svolta, quella col Napoli. Dal big match contro la squadra di Maurizio Sarri in poi, davanti alla difesa hanno sempre giocato dall’inizio Roberto Gagliardini e Marcelo Brozovic, lasciando solo le briciole ai due ex viola. 12’ minuti con la Sampdoria per Vecino, zero nelle partite con Napoli e Verona. 11’ col Napoli, 10’ con la Sampdoria e 15’ nell’ultima contro l’Hellas, invece, per Borja. Da titolari inamovibili a riserve di lusso, il passo è breve.
I CAMBIAMENTI - L’Inter è sbocciata quando Brozovic ha sostituito Vecino in fase di costruzione della manovra e quando Rafinha ha preso il posto di Borja Valero sulla trequarti. Ce n'è voluta, ma alla fine Spalletti ha trovato la quadratura. "Ci ho messo un po' troppo a capire che quello era il ruolo in cui Brozovic poteva esserci utilissimo", ha ammesso Spalletti dopo la sfida col Verona, facendo mea-culpa. L’allenatore nerazzurro ora sa di poter contare su un regista di qualità all'inizio dell’azione, che abbina un piede fino in fase di impostazione a una sorprendente mobilità. Il croato, infatti, è sempre tra quelli che corrono di più durante le partite. Evidentissima anche la differenza tra Rafinha e Borja Valero. Il figlio di Mazinho ha faticato inizialmente e si sapeva, perché arrivava da nove mesi di inattività, e tuttora non è al top della condizione. Ma giocando prima scampoli di partita, poi con un minutaggio sempre maggiore, infine arrivando agli 80' giocati contro la Sampdoria e i 75' contro il Verona, il giocatore arrivato in prestito dal Barcellona è entrato sempre più nel cuore della squadra. Variazioni di ritmo, cambio passo e abilità tecnica nell'uscire dalle complicate situazioni della trequarti campo hanno ridato vigore e imprevedibilità agli attacchi dell'Inter, tornata a segnare con grande frequenza. La qualità che Spalletti aveva invocato dopo Inter-Napoli è finalmente arrivata.
@AleCosattini