Getty Images
Vivo x Lei, Borioni risponde a Bruceprotto: Mauro Icardi, la fascia della discordia
Leggo di gente che scrive"Grande Capitano" senza sapere cosa significa essere Capitano.Tanti pensano che una fascetta su braccio con scritto C,significa qualcosa,Invece.......
Il Capitano e quello che da' le direttive,in campo quello di personalita',che parla con l'arbitro,quello che se i compagni sbagliano li riprende, o li aiuta con una pacca sulla spalla.
Il Capitano e quello che ci mette sempre la faccia.E non si mette all'oscuro,e' quello che difende la squadra,quello che non accetta mai,le discussioni o gl'attacchi nel campo.E la persona piu' pulita e il leader.
Il Capitano vero,non e' in panchina nelle partite importanti,non e' mai in discussione per l'allenatore.
Invece vedo tifosi di altre squadre che scrivono cose senza senso.
Come alcuni tifosi dell'Inter,che scrivono "Grande Capitano" a Mauro Icardi,che di capitano non ha veramente niente.Manca di personalita',va' in panchina,una partita importante contro la Roma e non gioca nemmeno un minuto,e' anche preso in giro da un'allenatore che gli rimprovera' il non saper segnare gol,che l'allenatore stesso segnerebbe alla veneranda eta' di 50 anni.E' un attaccante bravo,ma non da meritare la fascia di Capitano.
Lo so' che la fascia va' sul braccio del giocatore che colleziona piu' presenze. Ma delle volte andrebbe tolta questa cosa.
Mauro Icardi non e' un giocatore che stimola i compagni,e' muto,pensa solo a segnare.Non l'ho mai visto,avvicendarsi con l'arbitro.Pare una mummia che resta ferma,quando c'e' un fallo brutto su un suo compagno.
Il Capitano farebbe anche 80 metri di campo,per andar a rimproverare,il giocatore avversario per un'entrata.
Quindi come fate a dire grande Capitano?
-- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Luca Borioni risponde:
La scelta del capitano spetta all'allenatore - d'intesa con la società - e viene fatta in base a varie indicazioni, non solo in considerazione delle presenze registrate. Certo, quello è un parametro importante perché corrisponde con i giocatori più rappresentativi, maggiormente legati alla maglia. Si guarda infatti all'esperienza, al carisma. Ma quello della lunga militanza non è l'unico criterio. A volte accade che il capitano venga scelto perché "strumento" del club stesso (o dell'allenatore) nei confronti della squadra, cioè portatore di un messaggio implicito, oppure perché con quel gesto altamente simbolico si vuole responsabilizzare il giocatore e contemporaneamente lo si intende rendere più autorevole nei confronti del resto del gruppo. Per Icardi hanno prevalso queste ragioni. Un attaccante capace di segnare molti gol, ma anche un ragazzo dal carattere difficile, poco propenso a mescolarsi nel gruppo, un individualista, indipendente e imprevedibile. Perché allora capitano? Certo è stata una scelta inaspettata e discutibile. Ma l'idea è stata certamente quella di valorizzare un patrimonio del club e un potenziale campione, renderlo trascinatore con i gol e non solo, portarlo ad esempio del gruppo. È stata una scelta saggia e azzeccata? Sembrava di sì fino a metà stagione, ora i dubbi sono leciti. Zanetti? Un'altra cosa. Ma anche un'altra Inter.
APRI ORA IL TUO BLOG IN VIVO X LEI, GLI INTERVENTI PIU' INTERESSANTI SARANNO DISCUSSI DA LUCA BORIONI