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  • Borioni: la rivoluzione dell'Ancona

    Borioni: la rivoluzione dell'Ancona

    Ad Ancona hanno deciso di proseguire il percorso che porta nella Storia. E soprattutto nel futuro. Già nell’estate scorsa, dopo l’affidamento della gestione del club dalle mani del presidente Marinelli all’associazione di tifosi Sosteniamolancona (già attiva dal 2010) era stato compiuto un primo passo fondamentale verso quella che è sempre sembrata una bellissima utopia: una squadra di calcio gestita in prima persona dai tifosi.

    Due giorni fa un altro strappo, contro la diffidenza e contro le convenzioni: in uno studio notarile di Milano è stato firmato l’atto costitutivo della Fondazione Unione Anconitana. L’ex presidente e proprietario dell’Ancona 1905 (che aveva rilevato la società dopo il fallimento del club di serie B ripartendo dal gradino più basso del calcio dilettantistico) ha ceduto gratuitamente le quote di maggioranza, ovvero l’86%, alla neonata Fondazione (che sarà ancora gestita da Sosteniamolancona).


    Un passo obbligato per dare seguito alle splendide intenzioni manifestate e già messe in atto in questa stagione, a cominciare da un calciomercato gestito con budget ridotto e tanta oculatezza per proseguire con un campionato di Lega Pro condotto fin qui egregiamente, con la squadra biancorossa sorprendentemente in competizione al vertice del campionato, con prospettive di promozione. 

    Una situazione imprevedibile per una realtà messa insieme con un potenziale economico limitato e con molti giovani in rosa. Il tecnico Cornacchini (ex bomber con una parentesi illustre al Milan) ha proseguito un lavoro notevole già avviato nella scorsa stagione e i giocatori hanno dimostrato, dopo alcune titubanze, di aver pienamente recepito l’innovativa filosofia societaria, per un progetto che responsabilizza tutte le parti in causa: dalla squadra appunto, fino alla tifoseria e alla città. Tutti coinvolti attivamente.

    La nascita della Fondazione permetterà ai dirigenti (il presidente Fiorello Gramillano, ex sindaco di Ancona, con Lorenzo Gambelli, Franco Lorenzini, Paolo Bartola, Andre Biekar, Claudio Matteini e Lorenzo Mondini) di avere a disposizione gli strumenti tecnici ideali per proseguire nel lavoro intrapreso estendendo il più possibile la partecipazione condivisa. L’Ancona ai tifosi: non più un miraggio o un sogno da sbandierare ai quattro venti, ma un modello gestionale alternativo, etico (la Fondazione non ha fini di lucro: gli utili saranno sempre reinvestiti per l’Ancona), sostenibile e futuribile. 

    Oltre che inedito in Italia, e non solo. Come si legge nel comunicato: “Tra gli obiettivi del nuovo progetto ci sono lo sviluppo e la crescita sostenibile, il coinvolgimento di tutte le forze sociali ed economiche e la valorizzazione dello sport tra i ragazzi e le ragazze. La Fondazione, quindi, è il massimo strumento di garanzia per una gestione corretta, sostenibile e trasparente di una società calcistica”.

    L'unico neo? La freddezza delle istituzioni e di buona parte del pubblico, abituato a troppe delusioni nel passato recente. Ma se la squadra continuerà a volare in vetta al campionato…

    Luca Borioni


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