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Borioni: l'umile Hernanes aiuta Allegri
Nel nuovo modulo della Juventus al quale Allegri è finalmente riuscito a dare un minimo di continuitò, trova un margine di crescita anche Hernanes. E’ un dettaglio che fa notizia, perché l’esordio del brasiliano in bianconero, avvenuto per effetto di una strategia d’emergenza applicata agli sgoccioli del mercato (leggi “ripiego”), era stato contraddistinto da parecchi affanni, Non solo per le difficoltà di immediato ambientamento dell’ex interista, ma soprattutto per le problematiche contingenti della squadra, finita suo malgrado in un imbuto tattico.
Il primo segnale positivo si è intravisto con il Siviglia in Champions, il secondo contro il Bologna in campionato. In una gara difficile, come quest’anno sembrano esserlo quasi tutte le partite per la Juve in Serie A, Hernanes si è fatto apprezzare principalmente per la grande disponibilità, per l’umiltà dimostrata nell’addattarsi a una situazione inedita, dote comunque rara in un giocatore d’esperienza e di buon blasone come appunto il brasiliano. Certo, la presenza dell’ottimo Khedira lo ha aiutato. Ma Hernanes ci ha messo di suo limitando gli errori negli appoggi e soprattutto migliorando la mobilità a centrocampo, la qualità degli appoggi, la concretezza nelle chiusure. Il tutto con una grande applicazione, senza risparmio, con massima disponibilità al progetto.
Con il prossimo recupero di Marchisio e quello già avvenuto di Asamoah, la sensazione è che per Hernanes gli spazi in quella porzione del centrocampo torneranno a ridursi, e forse si riapriranno sulla trequarti. In ogni caso dal punto di vista del gruppo, la timida ma convinta crescita tattica di Hernanes rappresenta un segnale importante (tra i tanti visti con il Bologna) nella Juventus che prova a rinascere.
Luca Borioni
Il primo segnale positivo si è intravisto con il Siviglia in Champions, il secondo contro il Bologna in campionato. In una gara difficile, come quest’anno sembrano esserlo quasi tutte le partite per la Juve in Serie A, Hernanes si è fatto apprezzare principalmente per la grande disponibilità, per l’umiltà dimostrata nell’addattarsi a una situazione inedita, dote comunque rara in un giocatore d’esperienza e di buon blasone come appunto il brasiliano. Certo, la presenza dell’ottimo Khedira lo ha aiutato. Ma Hernanes ci ha messo di suo limitando gli errori negli appoggi e soprattutto migliorando la mobilità a centrocampo, la qualità degli appoggi, la concretezza nelle chiusure. Il tutto con una grande applicazione, senza risparmio, con massima disponibilità al progetto.
Con il prossimo recupero di Marchisio e quello già avvenuto di Asamoah, la sensazione è che per Hernanes gli spazi in quella porzione del centrocampo torneranno a ridursi, e forse si riapriranno sulla trequarti. In ogni caso dal punto di vista del gruppo, la timida ma convinta crescita tattica di Hernanes rappresenta un segnale importante (tra i tanti visti con il Bologna) nella Juventus che prova a rinascere.
Luca Borioni