Borioni: Berlusconi, il compleanno delle incertezze
Davvero un pessimo compleanno, all’insegna dell’incertezza più totale per Berlusconi che da parte sua, l’unica certezza se l’è data sul fronte politico con l’annuncio dell’ennesima ri-ridiscesa in campo. Per il resto tutto concorre a far sì che si tratti proprio della festa di compleanno peggiore di sempre, seppur in coincidenza con il trentesimo anno alla guida del club.
Non che le ultime precedenti ricorrenze siano state più felici per Berlusconi e per i tifosi rossoneri in generale. Un anno fa è vero che Inzaghi veleggiava con un vento appena più favorevole di quello di Mihajlovic, ma già si temeva che di tempeste ne sarebbero arrivate. Oggi che la piena fiducia del presidente è stata trasferita nelle mani del tecnico serbo, troppi segnali negativi iniziano a destare una pari se non crescente preoccupazione. Non siamo ancora al punto degli “hip hip hurrà” terapeutici, alle apparizioni prepartita a Milanello per improvvisare mantra capaci di rendere consapevoli i giocatori della loro (sopravvalutata?) qualità. Oggi il tormento berlusconiano si sposta dalla tattica in generale alle scelte tecniche in particolare, come la preferenza data da Mihajlovic a Balotelli contro il Genoa a spese di Bacca, scelta coraggiosa ma non avvalorata dal risultato, mal sopportata da un Berlusconi che già aveva malvolentieri avvallato l’operazione di salvataggio dell’ex Liverpool, firmata Galliani. E non solo. Gli sviluppi del piano Bee spingono il Milan a dover improvvisare un… piano B, mentre anche gli ambiziosi castelli in aria (leggi nuovo stadio al Portello) dell’intraprendente Barbara si scontrano con la realtà dei conti – messa in evidenza dal più cinico Galliani – e obbligano ad affrontare una battaglia anche economica con il Comune.
Insomma il bilancio dei 79 anni di Berlusconi e dei suoi 30 (cifra tonda) alla guida del Milan imporrebbe una riflessione su improrogabili scelte epocali, su una svolta necessaria che non può che essere rappresentata da un definitivo e operativo passaggio di consegne alla figlia a.d. con un conseguente e realistico rilancio del progetto rossonero in tutto il suo panorama, al passo con i tempi e con la dimensione internazionale del club. Ma se l’abdicazione risulta inaccettabile (da Berlusconi) in politica, rimane a maggior ragione irrealizzabile sul versante del calcio, dove la componente affettiva ha un peso decisivo. E allora Buon compleanno Berlusconi, e buona convivenza dirigenziale a Barbara e Galliani, buona fortuna a mister Bee, buona risalita in classifica a Mihajlovic, buona gestione di San Siro assieme all’Inter… Tra un anno si vedrà.
Luca Borioni