Bonucci: 'Via per le scelte della Juve. Traditore e infame? Tifosi ingiusti. Il Milan una scelta con le palle!'
Leonardo Bonucci, capitano del Milan e difensore dell'Italia, parla in conferenza stampa, dal ritiro della Nazionale in vista della sfida contro la Spagna: "Ritrovare dei compagni di vita e di campo fa sempre piacere. Per me Giorgio, Andrea e Gigi rimangono degli amici e dei compagni perché le nostre strade professionali si sono divise ma resta il rapporto che si è creato in spogliatoio. Da loro ho imparato tanto perché mi hanno aiutato a crescere. Oggi ci gettiamo in questa avventura con la Nazionale e dobbiamo pensare solo a Spagna e Israele. Noi vogliamo vincere ma non sarà semplice però con la Spagna ci sarà da soffrire perché hanno grandi campioni e servirà la migliore Italia. Condizione fisica? Gli stimoli che ti dà una partita del genere ti aiutano a sopperire la precaria condizione. Si parla tanto di me? Sono abituato a stare al centro di polemiche e di episodi positivi. Se se ne parla è perché ho raggiunto un livello importante come calciatore e come uomo. Sergio Ramos? E’ il miglior difensore al mondo. Ha ricevuto il premio come miglior difensore della passata Champions e questo dimostra che è il migliore. Se mio figlio è stato contento del passaggio al Milan? Sicuramente Lorenzo è più felice perché potrà tifare liberamente per il Toro e per Belotti". "Ricambio generazionale? C’è Caldara, c’è Romagna che adesso è al Cagliari e che ho avuto modo di vedere alla Juve e credo che per caratteristiche sia molto simile al sottoscritto. Io spero di continuare con questo gruppo per 5-6 anni. Perché sono andato via dalla Juve? Ho deciso di andare via per scelte che aveva fatto la società. Ci volevano le palle per fare la scelta che ho fatto. Mi hanno detto infame, traditore e mercenario, tre aggettivi pesanti per uno che ha sempre fatto il massimo con la Juve. Non sono andato via per soldi, nell’ultimo anno alla Juventus ho guadagnato quasi lo stesso. Con la Juve siamo andati d’accordo fino alla fine. Difesa Juve? Non ero io a fare la differenza, ho giocato con grandi campioni e senza di loro avrei potuto fare ben poco".