Bonucci sbaglia ancora: con l'Atletico Madrid sarà giusto puntare su di lui?
Nicola Balice
In questa stagione Max Allegri non ha sbagliato praticamente niente. Leonardo Bonucci, invece, qualche errore pesante lo aveva già commesso. L'idea di dare fiducia all'ex rossonero per arginare Duvan Zapata, però, forse era perdente in partenza. Già in passato, infatti, Bonucci ha dimostrato di patire oltre ogni misura lo strapotere fisico del centravanti colombiano: Udinese-Juventus, Sampdoria-Milan, ora Atalanta-Juventus, terzo capitolo della saga. L'assenza di Miralem Pjanic motiva la scelta di Allegri in fase di possesso palla, ma a conti fatti gli effetti sono stati pagati a caro prezzo. Non carissimo, per carità. Rimane però un confronto che parla chiaro riguardo la difficoltà di Bonucci nell'arginare una tipologia di attaccanti, il dominio di Zapata ribadito nel tempo lo spiega chiaramente. Al di là delle imprecisioni in marcatura del numero 19 bianconero soprattutto nei primi due mesi di stagione, inizia ad essere evidente come nella rosa juventina ci siano altri difensori centrali più adatti al duello puramente fisico con attaccanti di questo lignaggio. D'altronde Allegri da sempre parla di un reparto senza eguali al mondo, con Mehdi Benatia e Daniele Rugani tenuti in assoluta considerazione. Eppure le scelte sono sempre o quasi le stesse. OCCHIO ALLA CHAMPIONS – In campionato, di fatto, il problema nemmeno si pone. Nonostante tutto la Juve ha strappato un punto pesante su un campo difficile come quello di Bergamo, 50 punti in 18 partite sono un bottino pazzesco. Ma il test Zapata può far riflettere in ottica futura. Una domanda per tutte: se l'Atletico Madrid dovesse recuperare Diego Costa dopo l'operazione al piede in tempo per la doppia sfida degli ottavi di Champions, può essere Bonucci l'uomo giusto? Guardando a questi mesi, anche la sua alternativa Nikola Kalinic potrebbe trasformarsi in uno spauracchio sulle palle aeree. O forse sarebbe meglio optare per uno tra Benatia (soprattutto) e Rugani? Le caratteristiche di Bonucci sono uniche, se in fiducia e in forma resta un top player assoluto per il ruolo. Ma ci sono accoppiamenti e accoppiamenti. A due mesi dalla (prima) partita decisiva della stagione, le riflessioni possono (ri)partire.
