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Bonucci è irriconoscibile: la Juve si aggrappa al fragile De Ligt
ALLARME CHAMPIONS - Un trend sconfortante, nel quale la stanchezza ha certamente ha avuto un peso importante con Bonucci costretto a giocare senza sosta accanto a De Ligt. D'altronde, Sarri non ha avuto grandi alternative a disposizione, con Chiellini alle prese con nuovi acciacchi, Demiral appena rientrato da un lungo stop e Rugani che non ha saputo dare adeguate garanzie. Il crollo non preoccupa certo i bianconeri in vista del finale di campionato con le mani già salde sullo scudetto, ma è un campanello d'allarme in vista della Champions League: contro il Lione non saranno ammessi errori dietro, visto l'1-0 dell'andata concedere un'altra rete ai francesi costringerebbe la Juve a triplicare gli sforzi per accedere ai quarti di finale (in caso di gol dell'OL, i bianconeri dovrebbero vincere con due gol di scarto: 3-1, 4-2, ecc.). Serve ritrovare solidità difensiva, serve ritrovare un altro leader nella retroguardia per non doversi aggrappare solamente al fragile De Ligt: fragile non per le prestazioni, ma per quel problema alla spalla destra che lo obbliga a stringere i denti (si nota nelle cadute la particolare attenzione che ha nei confronti dell'articolazione) in attesa di un intervento chirurgico risolutivo da attuare solo al termine della stagione. Le ultime partite di Serie A saranno quindi utili per ritrovare un rendimento all'altezza: per questo scudetto basta e avanza la copia sbiadita delle ultime giornate, ma per la rimonta Champions la Juve ha bisogno di ritrovare il vero Bonucci.
@Albri_Fede90