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    Bonucci e De Ligt, che coppia siete? A tratti belli, ma 43 gol subiti sono tanti. Con il Lione in palio presente e futuro

    Bonucci e De Ligt, che coppia siete? A tratti belli, ma 43 gol subiti sono tanti. Con il Lione in palio presente e futuro

    • Gianluca Minchiotti
    Juventus-Lione di venerdì sera presenta come una partita decisiva per le sorti della stagione bianconera. Perché è vero che è arrivato il nono scudetto consecutivo, ma è anche vero che una eliminazione agli ottavi di Champions League, competizione che ad agosto 2019 rappresentava il grande obiettivo stagionale, potrebbe avere ripercussioni importanti alla Continassa e dintorni. Innanzitutto per Maurizio Sarri, che al netto delle parole rassicuranti di Fabio Paratici, contro i francesi si gioca una buona fetta del proprio futuro juventino, ma non solo per lui. Perché, a cascata, il match contro il Lione rappresenta un banco di prova e un metro di valutazione importanti anche per altre situazioni relative ai campioni d’Italia. 

    BONUCCI-DE LIGT, STAGIONE A DUE FACCE - Una di queste riguarda la coppia di centrali di difesa formata da Leonardo Bonucci e Matthijs de Ligt. I due hanno vissuto una stagione a due facce, sia a livello personale che come coppia difensiva. Nella prima parte della stagione abbiamo visto infatti un Bonucci in gran spolvero, a tratti sui livelli migliori della sua carriera, e un de Ligt impacciato, timoroso e impreciso, il dazio pagato alla prima esperienza all’estero e in un nuovo club, ad appena 20 anni. Nella seconda parte della stagione invece l’olandese è cresciuto esponenzialmente, imponendosi per personalità e prestanza fisica, mentre il numero 19 è calato alla distanza, rendendosi protagonista anche di un brutto finale di stagione. 

    L'ANDAMENTO, L'ASSETTO E I NUMERI - La coppia, che a causa dei gravi infortuni di Chiellini e di Demiral è stata spremuta all’inverosimile da Sarri (de Ligt ha giocato numerose partite con una spalla in pessime condizioni) ha tutto sommato retto bene e soprattutto dopo il cambio tattico voluto da Sarri (de Ligt a destra e Bonucci a sinistra) ha trovato il suo assetto ideale. Nella fase migliore è arrivato il filotto di partite quasi senza gol incassati che di fatto ha permesso alla Juve di vincere lo scudetto (da Juve-Inter 2-0 a Juve-Torino 4-1). Poi, a partire da Milan-Juve 4-2 e fino a Juve-Sampdoria 2-0, sono arrivati 12 gol incassati in 6 partite, troppi (escludiamo i match con Cagliari e Roma, perché ininfluenti e perché l’ex Ajax non c’era). Soprattutto, a fine stagione sono arrivati i 43 gol incassati dalla squadra di Sarri in campionato (“Non si vedeva dalle guerre puniche”, ha commentato sarcastico Giovanni Galeone). 

    VIETATO SBAGLIARE, CI SI GIOCA IL FUTURO - Ora, è chiaro che contro il Lione, che parte con il vantaggio dell’1-0 dell’andata, anche un solo gol incassato potrebbe diventare un grosso problema, tanto che lo stesso Rudi Garcia, tecnico dei francesi, ha ammesso: “Se facciamo un gol poi diventa complicato eliminarci”. Massima attenzione da parte di tutti quindi, e in particolare per la coppia Bonucci-de Ligt saranno vietati errori e distrazioni. Perché Chiellini sta tornando, e Demiral (presente anch’esso in lista Champions) scalpita. E se ci saranno errori contro il Lione, non è detto che la coppia titolare nel 2020-21 rimanga la stessa… 

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