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Bonucci: 'Chiellini storia del calcio italiano, magari un giorno torneremo alla Juve insieme'
Com’è Chiellini fuori dal campo?
È sicuramente un padre e un marito premuroso, una persona molto equilibrata e intelligente con un grande cuore. La cosa che mi ha sorpreso più di tutto è il suo modo di gestire la sua passione per il calcio, specialmente dopo l’infortunio al crociato. Ho visto un altro Giorgio calcare i campi dopo l’operazione. Su questo ha costruito gli ultimi anni, non più con l’animo del guerriero, ma facendo intravedere il suo animo buono”.
Sulla foto con la coppa dell’Europeo
“Quella foto nasce dalla mia esuberanza, noi due siamo come il giorno e la notte a livello caratteriale. Andai in camera sua e gli dissi che era il momento di cavalcare la moda di farsi la foto con la coppa a letto. Ci siamo spalleggiati sia in Nazionale sia alla Juventus nei momenti belli e brutti, abbiamo avuto anche delle discussioni che sono fonte di crescita per entrambi se si è intelligenti, cercando di trovare una via di mezzo fra le nostre posizioni, unendoci nelle difficoltà sia in campo sia nello spogliatoio per raggiungere gli obiettivi che ci eravamo fissati”.
A livello tecnico cosa puoi dirci di lui?
“Lui ha iniziato con la maglia numero 19 che è quella che io ho vestito a lungo al suo fianco, quasi a chiudere un cerchio. Giorgio ha capito che nell’evoluzione del calcio doveva migliorarsi e spesso ci siamo confrontati su come nascevano le mie giocate da centrale per capire cosa poteva rubarmi. Grazie alla sua intelligenza e a Conte, che è l’allenatore che ci ha migliorato più di tutti, è diventato il giocatore che è stato. Ci siamo migliorati l’un l’altro”.
Il consiglio che non dimenticherai mai? “Quello che mi mancherà di più, anche se pure io sono vicino alla fine della carriera, è l’equilibrio che lui aveva in ogni momento a prescindere dall’avversario che avevamo di fronte. Quella è la cosa che mancherà di più. Nel suo modo di essere equilibrato ha sempre dispensato consigli”.
Che effetto fa di essere l’ultimo pezzo della BBC?
“Una cosa che mi piace mettere in risalto quando veniamo nominati con questo acronimo è che noi abbiamo fatto tanto, ma dietro avevamo il numero uno dei numeri uno. Buffon è stato quello che ci ha fatto crescere di più e sarebbe più corretto parlare di BBBC. I numeri dicono che abbiamo fatto una parte di storia del calcio e il merito va dato a Conte che ha saputo leggere le nostre caratteristiche e sfruttarle nel migliore dei modi. Poi siamo rimasti io e Giorgio e questo ci ha dato ancora maggiore responsabilità perché sapevamo di poterci togliere ancora delle soddisfazioni”.
Chiellini-Bonucci alla Juventus con altri ruoli?
“Ho sempre detto che uno dei miei sogni è allenare la Juventus, la strada è lunga e non sarà facile. Giorgio ha nella sua indole quella di fare il dirigente e magari un giorno saremo qui a parlare di questo uno accanto all’altro. Vedremo cosa succederà e ce la metteremo tutta”.