Bonucci-Caldara-Higuain: tocca a Leo, manca solo il 'sì' del Pipita per chiudere
Il week-end in Costa Azzurra è servito alla Juve per fare chiarezza sul fronte Chelsea. Si è discusso di Rugani (che si avvicina alla permanenza), di Caldara (già molto vicino all'accordo con il Milan), di Higuain (prima scelta di Sarri, non di Marina che temporeggia prima di formalizzare un'offerta). Ed ora che il quadro è completo, la palla torna al Milan con la Juve che attende di rientrare in scena solo dopo un eventuale accordo tra Leonardo e il Pipita. Perché da questo dipende tutto, il «sì» di Higuain al Milan potrà sbloccare tutto il resto anche piuttosto rapidamente.
HIGUAIN – Oggi è il giorno del ritorno di Gonzalo e Nicolas Higuain a Torino. Mentre il Pipita svolgeva test medici e si appresta a effettuare il primo allenamento della stagione, il fratello agente ha incontrato la dirigenza bianconera per quel confronto non solo formale: il centravanti è in vendita, la Juve è disposta ad accettare la proposta del Milan che rimane l'unica concreta arrivata al club bianconero, sulla buonuscita si troverà un accordo. Poi sarà tempo di summit con Leonardo, in programma nelle prossime ore. Questo sì, un appuntamento delicato e decisivo. Le richieste di Higuain sono chiare e già pervenute sul tavolo del Milan: il Pipita vuole un ingaggio almeno pari a quello percepito alla Juve (7.5 milioni di euro a stagione) per quattro o cinque stagioni, su questo ci sono pochi margini di trattativa mentre sulla questione legata alla modalità di trasferimento (solo a titolo definitivo e non in prestito) potrebbe bastare una promessa tra gentiluomini. La palla è al Milan dunque, la famiglia Higuain ha in mano un'intesa col Chelsea e la forza di chi non ha chiesto di lasciare la base juventina: a Leonardo il compito di accontentarlo, in fretta.
LA TRATTATIVA – Il resto verrà – verrebbe - di conseguenza. In caso di intesa Higuain-Milan, la Juve dopo aver raccolto le garanzie necessarie per approvare l'ipotesi del prestito oneroso (18-20 milioni) con diritto di riscatto (38-40 milioni) aprirebbe una volta per tutte allo scambio Bonucci-Caldara: la valutazione iniziale potrà mettere d'accordo i club secondo uno scambio quasi alla pari, a fare la differenza potranno essere i bonus in favore della Juve ed una clausola di riacquisto a determinate condizioni. Con il sì di Bonucci alla Juve (o della Juve a Bonucci) e di Caldara al Milan già incamerato negli scorsi giorni, manca quello più importante.
@NicolaBalice