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    Bonolis: 'Dal Napoli porterei Di Lorenzo e Koulibaly all'Inter, la Juve...'

    Bonolis: 'Dal Napoli porterei Di Lorenzo e Koulibaly all'Inter, la Juve...'

    Paolo Bonolis, noto presentatore e showman di fede interista, ha rilasciato un'intervista esclusiva ai microfoni di Radio Amore Campania e Areanapoli, nel corso della trasmissione "I Tirapietre" condotta da Luca Cirillo, Donato Martucci e Francesco Capodanno. "La stagione dell'Inter mi sta piacendo molto, mi aspettavo un campionato di transito viste le difficoltà economiche, invece le scelte fatte dal club hanno consentito di avere ancora in rosa calciatori di grande valore. C'è un briciolo di divertimento in più rispetto all'anno scorso - sottolinea Bonolis - visto che Inzaghi pratica un calcio più offensivo rispetto a quello di Conte, che è più difensivo e di contropiede. Certo, ci divertivamo anche con Conte, ma era un divertimento da vittorie. Il Napoli, invece, era partito benissimo, poi è stato vessato da una certa sfortuna. Ma ha un grandissimo allenatore. Ho un rapporto bellissimo con Luciano Spalletti, una persona divertente, piacevolissima. Ci siamo incontrati più volte, vi racconto un aneddoto: spiegava un sacco di cose tecniche e tattiche a mio figlio Davide, che ad un certo punto pensava: "ma che vò questo?" (ride, ndr). Questo conferma il grande amore per il suo lavoro, è sempre concentrato. Il Napoli è fortissimo, ma se continua con questa sfiga avrà difficoltà a mantenere questa posizione. Chi del Napoli porterei all'Inter? Koulibaly e Di Lorenzo, che mi piace molto. Detto questo, ognuno si tenga i propri, mi stanno bene quelli nostri, non voglio fare sgarbi a nessuno (ride, ndr)". 

    Poi ha aggiunto: "Aurelio De Laurentiis? Ho avuto modo di incontrarlo e parlargli più volte, è molto più generoso di quanto possa sembrare. E' un gestore che sa investire il suo denaro e sa come moltiplicarlo. Involuzione nel cinema partendo da un capolavoro come "Un borghese piccolo piccolo" ai cinepanettoni? Non direi. I tempi cambiano. Lui è un commerciale e lo sa bene. Sa gestire pienamente le proprie ricchezze, ha costruito un grande Napoli e anche lui deve fare i conti con una situazione pandemica che fa soffrire tutti. Sul piano cinematografico si sta spostando su diverse piattaforme che non sono quelle consuete del cinema. Aurelio presidente dell'Inter? Certo, come intraprendenza della persona sì, è indiscutibile, come del resto sono intraprendenti i Zhang, quindi ognuno si tiene i suoi (ride, ndr)". 

    Bonolis, sul momento della Juventus, ha poi aggiunto: "Come ogni fase della vita, quando si raggiunge il vertice massimo c'è una discesa, che poi ti rimbalzerà di nuovo in alto. L'invecchiamento biologico è naturale per tutti. Ogni cosa passa e alla trasformazione devi dare tempo, ora il club bianconero è in fase di costruzione e ci metterà tempo. La sofferenza va distribuita fra tutti, diciamolo... (ride, ndr.)". 

    Quindi una battuta: "Napoli contro Venezia e Inter? Koulibaly e Anguissa dovrebbero tornare dalla Coppa d'Africa, magari gli viene un disturbo intestinale, una cosa piccola lieve che per quella data li rende indisponibile. Spero in un velato cagotto per i due azzurri (ride, ndr.). Contro il Venezia, il Napoli non giocherà come ha fatto l'Inter. E' una squadra che gioca a calcio e tratta il pallone, quando si chiudono segnare non è facile. Napoli-Inter? Mi aspetto una bella partita, non c'è dubbio. A dispetto di quello che abbiamo visto in Milan-Juventus sarà un match diverso. Come tutte le partite decisive, di solito è difficile che possa uscire fuori la bellezza, affiorano paure e tensioni come nelle finali. Può venire fuori o una partita esagerata sul piano dello spettacolo o una partita dove cercheranno di non farsi male. Sia Inzaghi che Luciano giocano per fare bel calcio".

    Infine Bonolis ha concluso: "Il mio riferimento come conduttore? E' difficile, sul versante televisivo dico Raimondo Vianello come ironia e Corrado come eleganza, sono state figure che ho visto molto in tv da ragazzino quando la televisione si vedeva insieme ai genitori, scatenano un certo imprinting nella persona. Tutti abbiamo delle eccellenze dentro, la fortuna è tirarle fuori. Ricordi felici da bambino? Ho tanti momenti positivi in memoria, ho vissuto in una famiglia ironica, serena, gioiosa. Giocatore più forte di sempre? Dell'Inter quello che ho amato più in assoluto è stato Esteban Cambiasso, un incontrista fantastico, capiva cinque minuti prima quello che avrebbe fatto l'avversario e rubava palla. Quello che più mi ha entusiasmato è stato Ronaldo, faceva le cose dei grandissimi come Totti, Maradona, Rivera, Pelè, maestosi fenomeni, al doppio della velocità. Peccato sia durato poco". 

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