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    Boniek: 'Kownacki più forte di Schick. Italia? Mancini buona scelta per risalire. Lopetegui? Brava la Spagna'

    Boniek: 'Kownacki più forte di Schick. Italia? Mancini buona scelta per risalire. Lopetegui? Brava la Spagna'

    C'è molta Italia nella Polonia che farà il suo esordio contro il Senegal oggi. Da Milik a Zielinski, passando per Szczesny, Kownacki, Bereszynski, Linetty e Cionek fino a Zibì Boniek, ex calciatore di Roma e Juventus e presidente della federazione polacca. Il numero uno ha parlato al Corriere dello Sport la selezione di Nawalka e dei calciatori che militano in Serie A e che saranno protagonisti con la maglia della nazionale in Russia.

    LA POLONIA GIOCA ANCHE UN PO' PER L'ITALIA - "E' la verità, io ho anche il vostro passaporto in valigia. Dunque mi sento anche italiano. E conto sul sostegno dei tanti amici che ho in Italia. D’altra parte è successo tante volte a me di tifare azzurri, stavolta mi aspetto il contrario. Comunque il punto è che ci sarà da soffrire, perché la Polonia non è forte come la Nazionale".

    SULL'ASSENZA DELL'ITALIA - "Noi nel sorteggio di qualificazione siamo stati fortunati. La Spagna ce l’aveva l’Italia nel girone, non noi. E comunque erano 60 anni che non vi qualificavate. Ci può stare".

    TANTI 'ITALIANI' - "Diciamo che stiamo lavorando bene, con un grande gruppo. Siamo contenti di aver recuperato in pieno Milik. Eppoi vi dico una cosa. Kownacki è più forte di Schick, ve ne accorgerete. Poi ci sono i nostri pilastri: da Szczesny a Lewandowski".

    OGGI L'ESORDIO - "In questo momento per noi conta solo questa partita, non vogliamo iniziare con una sconfitta. Certe difficoltà in un mondiale ci sono per tutti. Bisogna saper soffrire e saper reagire, se occorre".

    CASO LOPETEGUI - "Impossibile fare diversamente. Io avrei agito allo stesso modo, viste come si sono messe le cose. Facciamo l’esempio che il mio allenatore piacesse al Milan. Bisognerebbe gestire la situazione, magari anticipando tutti con una conferenza congiunta, in cui spiegare che dopo il Mondiale ci sarebbe stato questo cambio. Ma la Spagna è stata messa davanti a un fatto compiuto. Ripeto: non potevano fare altro che mandar via Lopetegui e nominare Hierro. Quello che mi rassicura è che a me una situazione del genere non potrebbe capitare: Nawalka è troppo amico mio...".

    L'ITALIA RIPARTE DA MANCINI - "Mi pare una buona soluzione, lo vedo bene, ha iniziato con entusiasmo. Guardate, lo ripeto, agli azzurri non serviranno altri 60 anni per tornare a vincere. Avete buoni giocatori, alcuni forti. Ci vuole poco calcisticamente per risalire, a patto di dare spazio ai giovani".

    I NUOVI 'ITALOPOLACCHI' - "Altri calciatori pronti per l'Italia? Non lo so, intanto il Genoa ha preso venerdì.. è la traduzione di Piatek in italiano. Un attaccante di 22 anni interessante, da seguire. Lo stesso vale per Reca, appena arrivato all’Atalanta, anche lui giovane. Un buon esterno".

    SULLA FAVORITA - "Brasile, Francia, Germania e Spagna sono venute qui da favorite. Vediamo quello che succede".

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