Boniek: 'Juve, il mio Villar Perosa era diverso. E l'Avvocato Agnelli...'
Zbigniew Boniek, ex attaccante di Juve e Roma, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport. Una lunga intervista in cui si è parlato anche di Villar Perosa: "Era tutto diverso, allora. Non c’erano le trasferte negli Stati Uniti o in Oriente, da lì cominciava tutto, e c’era l’Avvocato Agnelli, già... l’Avvocato che una o due volte al mese telefonava a quattro o cinque di noi intorno alle sei, sei e mezza del mattino. 'Lei, Boniek, cosa pensa di Robson? Mi dica, più forte il Manchester o il Liverpool?'. Domande simili le poneva anche a Michel, Tardelli, Scirea, poi usciva un’intervista alle pagine 2 e 3 della Gazzetta dove lui parlava di calcio internazionale mostrandosi competentissimo. L’Avvocato era carta assorbente, noi i suoi informatori. La più bella dell’Avvocato resta però la battuta su Tacconi. Stefano diventa il portiere titolare della Juve, Zoff che l’aveva allenato per un anno dopo essersi ritirato va a guidare l’Olimpica, lo sostituisce Bizzotto. Prima partita, ne prende cinque o sei. La mattina dopo Tuttosport esce col titolone 'Mi manca Zoff', che nel linguaggio juventino significa Bizzotto è una sega. Qualche giorno dopo l’Avvocato si presenta in ritiro e lo fa chiamare, Stefano lo raggiunge, bello, sorridente, sigaretta in bocca. 'Mi ha cercato, Avvocato?'. 'Tacconi, ho letto che le manca Zoff, sapesse quanto manca anche a noi'".