Innanzitutto a rinfrancare i cuori milanisti ci sta pensando il campo. Dopo il trofeo Tim chiuso a zero punti, il Diavolo si è prontamente riscattato in due amichevoli di lusso contro Schalke 04 e Chelsea. Non proprio le ultime arrivate. Certo, non stiamo parlando di calcio "vero". Ma i 180 minuti contro tedeschi e inglesi hanno dato qualche indicazione importante. La prima: la difesa balla meno del previsto. Imbattuta da 180 minuti e diretta da un Daniele Bonera in grande spolvero.

Il centrale bresciano non ha mai giocato con continuità nelle ultime stagioni, a causa d'infortuni e concorrenza. L'ultimo campionato è stato tra i più positivi in maglia rossonera, come testimonia la media voti oltre al 6 (fonte Gazzetta). Ora potrebbe giocarsi le sue chances da titolare, almeno finché il mercato non porterà di meglio. Contro Schalke 04 e Chelsea è stato forse il migliore dei rossoneri. Chiusure tempestive, personalità da leader, esperienza da veterano. Un Bonera d'annata, che dà qualche grattacapo in meno ad Allegri. 

 

Davanti un po' lo si sapeva. Ibra non c'è più, ma il reparto è comunque di livello, sebbene legato a qualche punto interrogativo di troppo. Manca una prima punta vera, in compenso El Shaarawy sta crescendo e bene. Ma la fiducia a Galliani e soci non arriva solo dal campo. I primi dati sui rimborsi degli abbonamenti parlano chiaro: i tifosi non stanno abbandonando il Milan. Solo poche decine di richieste di restituzione del denaro per insoddisfazione. Un bilancio meno catastrofico di quanto si potesse immaginare. Insomma, il Milan non sarà ancora competitivo ai massimi livelli e forse non lo sarà nemmeno alla fine del mercato. Ma prima di dare per morto il Diavolo, bisognerà passare sul suo cadavere. E per ora la fossa non è ancora stata scavata.