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  • Bonaventura scaricato come uno qualunque, solo perché è di Raiola? Così non si fa il bene del Milan

    Bonaventura scaricato come uno qualunque, solo perché è di Raiola? Così non si fa il bene del Milan

    • Cristiano Ruiu
      Cristiano Ruiu
    In queste settimane è davvero molto difficile riempire siti, tv e giornali perché, parliamoci chiaro, di notizie ce ne sono davvero poche. Ovviamente non ce ne sono relativamente al calcio giocato, ma ce ne sono poche anche di calciomercato perché le trattative, salvo eccezioni, sono bloccate. Pertanto quando ci imbattiamo in una vera notizia, raramente, è il caso di analizzarla e sviscerarla, anche se apparentemente può sembrare solo un dettaglio. E di questi tempi assurge allo status di vera e propria notizia anche un semplice like a un post di Instagram.

    Alludo a quello che Jack Bonaventura dal suo profilo ufficiale ha messo sulla news di Sky che parlava del suo addio al Milan alla fine di questo contratto, il 30 giugno 2020. Il like di Jack è praticamente una conferma della sua partenza dopo 6 anni di Milan. È un like pesante, anzi pesantissimo. Forse anche un messaggio inviato alla dirigenza rossonera che non ha mai sottoposto a Bonaventura una bozza di rinnovo. È un like che dimostra che Jack ormai se ne è fatto una ragione. Sappiamo quanto ci tenesse al Milan e quanto abbia dato per questa maglia. E in un momento con grande carenza di bandiere e di punti di riferimento nello spogliatoio sinceramente non riusciamo a spiegarci il motivo di questa scelta. Bonaventura è uno dei pochi, insieme a Donnarumma, Romagnoli e Ibra a poter trasmettere ai giovani nuovi arrivi il significato di indossare la maglia rossonera. Bonaventura è uno dei pochi protagonisti dell’ultimo trofeo vinto dal Milan, la Supercoppa di Doha. Eppure il Milan lo fa partire così. A scadenza di contratto. Come uno qualunque. Davvero si fatica a capire il perché.

    La motivazione non può essere economica perché non ci risulta che Bonaventura abbia pretese in grado di sforare l’eventuale salary cap imposto da Gazidis. Non può essere tecnica perché attualmente nella rosa del Milan si fa molta fatica a trovare qualcuno molto meglio di Jack. Non può essere tattica perché Bonaventura negli anni ha dimostrato di potersi adattare a molti ruoli. Non può essere comportamentale perché Jack è sempre stato irreprensibile dal punto di vista dell’impegno, dell’attaccamento e della professionalità. Al punto tale da accelerare anche i tempi di recupero dopo il brutto infortunio occorsogli l’anno scorso. Recupero avvenuto pienamente e dunque la motivazione non può essere legata nemmeno al suo stato di salute. E non ci venite a dire che Bonaventura è troppo vecchio per recuperare al 100%. Jack deve compiere 31 anni ad agosto e quindi la motivazione non può essere legata nemmeno all’età. Non scordiamoci che Biglia fu comprato per 18 milioni due anni fa quando era più vecchio e decisamente più acciaccato di Jack.

    Quindi? Perché non viene rinnovato il contratto di Bonaventura? Non vogliamo certo pensare che il mancato rinnovo sia legato al fatto che il procuratore di Bonaventura è Mino Raiola. Se Bonaventura può ancora essere utile al futuro del Milan bisognerebbe rinnovargli il contratto indipendentemente da chi è il suo procuratore. Altrimenti significa non agire per il bene del Milan, ma per strategie o rivalse personali. Il valore del giocatore è  dimostrato dal fatto che ci sono le squadre di mezza Serie A interessate alle prestazioni del centrocampista marchigiano. E chissà che cosa si inventeranno questa volta i soliti trombettieri corte per giustificare un addio incomprensibile come quello di Jack? 

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