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Bonaventura è tornato, Montella deve decidere: due moduli, tutte le soluzioni
I MODULI - Dopo il periodo dorato nell'Atalanta e tre stagioni da protagonista in un Milan di gregari, questa per Bonaventura deve essere la stagione del salto di qualità, quella in cui dovrà mettersi definitivamente alla prova nel calcio dei grandi, visto il livello raggiunto da avversari e compagni. Il rompicapo, però, riguarda in primis il modulo che verrà utilizzato da Montella. Col rientro di Romagnoli, l'allenatore rossonero è intenzionato ad alternare il 4-3-3 col 3-4-2-1 o 3-5-2.
4-3-3 - Nel primo modulo, Bonaventura può agire da mezzala al posto di Calhanoglu o da esterno alto al posto di Borini. L'addio di Niang, non sostituito sul mercato, lascia intendere che Montella voglia portare uno tra Calhanoglu e lo stesso Bonaventura sulla linea degli attaccanti. La duttilità, che fino ad oggi è stata il punto di forza di Bonaventura, può rivelarsi un'arma a doppio taglio: bravo dappertutto, ottimo in che posizione?. La dicotomia legata alla posizione in campo del jolly sarà uno dei primi punti da chiarire, per consentirgli di diventare indispensabile e insostituibile nel nuovo Milan.
DIFESA A TRE - Due le ipotesi con la difesa a tre: il 3-5-2 e il 3-4-2-1. Nel primo modulo, Bonaventura può agire da mezzala sinistra, accanto a Kessié e Biglia. Più adatto lui rispetto a Calhanoglu, garantisce sicuramente più copertura in fase difensiva. Nel 3-4-2-1, invece, Bonaventura potrebbe ricoprire un solo ruolo: trequartista nei due alle spalle della prima punta. Con questo sistema tattico, Montella dovrebbe alternare Jack, Calhanoglu e Suso sulla trequarti. Bonaventura è tornato e può giocare ovunque, ma non ha il posto fisso. La concorrenza quest'anno c'è, al numero 5 rossonero il compito di sbaragliarla. In che ruolo? Dipenderà dal modulo che sceglierà Montella...