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Bonaventura è sempre più l'uomo di Gattuso: il punto sul rinnovo
C'è un legame particolare tra Gennaro Gattuso e Giacomo Bonaventura: da quando il tecnico rossonero si è insediato sulla panchina al posto do Montella, è scoccata immediatamente la scintilla, col gol contro il Benevento a inaugurare l'avventura dell'allenatore, mentre ieri contro il Chievo si è chiuso un cerchio. La prima e l'ultima rete dell'era Gattuso, sino ad oggi, portano la medesima firma, quella del centrocampista marchigiano, che ha festeggiato così nel modo migliore la presenza numero 150 con la maglia del Milan, realizzando il 31° gol in carriera in Serie A.
TUTTO E' CAMBIATO- E' il calciatore più prolifico con l'attuale allenatore, avendo raggiunto con quello di ieri quota 11; un calciatore diventato imprescindibile in questa squadra, giunto alla quinta stagione consecutiva da milanista e da tempo in trattativa per rendere questo matrimonio ancora più duraturo. Non è un mistero, e il giocatore non ha smentito dopo la vittoria in Europa League contro l'Olympiacos, che il rinnovo sia un argomento della nuova dirigenza capeggiata da Leonardo e Maldini, desiderosa di premiare con un prolungamento oltre giugno 2020 il rendimento di Bonaventura. Alleato di questa negoziazione è il procuratore del giocatore, quel Mino Raiola che non più tardi di qualche giorno fa ha ammesso di aver ritrovato la pax perduta con la vecchia proprietà rossonera, un fattore che può avvicinare l'accordo tra le parti, che prevede anche un adeguamento al rialzo dell'attuale stipendio da 2 milioni di euro a stagione.
IL MILAN LO BLINDA - Bonaventura e il suo entourage puntano a spingersi fino ai 3,5 milioni attualmente percepiti da colleghi di reparto come Biglia e Bakayoko, il Milan potrebbe accontentarlo salendo fino a 3 netti e aggiungendo dei bonus facilmente raggiungibili. Una mossa per respingere i nuovi possibili approcci di Roma e Juventus, le squadre che hanno seriamente pensato a lui nel momento di maggiore freddezza nei rapporti tra il suo club e Raiola. Oggi è tutta un'altra storia: non esiste un Milan senza Bonaventura, non esiste un Bonaventura senza Milan. O, se preferite, non esiste un Bonaventura senza Gattuso e viceversa.
TUTTO E' CAMBIATO- E' il calciatore più prolifico con l'attuale allenatore, avendo raggiunto con quello di ieri quota 11; un calciatore diventato imprescindibile in questa squadra, giunto alla quinta stagione consecutiva da milanista e da tempo in trattativa per rendere questo matrimonio ancora più duraturo. Non è un mistero, e il giocatore non ha smentito dopo la vittoria in Europa League contro l'Olympiacos, che il rinnovo sia un argomento della nuova dirigenza capeggiata da Leonardo e Maldini, desiderosa di premiare con un prolungamento oltre giugno 2020 il rendimento di Bonaventura. Alleato di questa negoziazione è il procuratore del giocatore, quel Mino Raiola che non più tardi di qualche giorno fa ha ammesso di aver ritrovato la pax perduta con la vecchia proprietà rossonera, un fattore che può avvicinare l'accordo tra le parti, che prevede anche un adeguamento al rialzo dell'attuale stipendio da 2 milioni di euro a stagione.
IL MILAN LO BLINDA - Bonaventura e il suo entourage puntano a spingersi fino ai 3,5 milioni attualmente percepiti da colleghi di reparto come Biglia e Bakayoko, il Milan potrebbe accontentarlo salendo fino a 3 netti e aggiungendo dei bonus facilmente raggiungibili. Una mossa per respingere i nuovi possibili approcci di Roma e Juventus, le squadre che hanno seriamente pensato a lui nel momento di maggiore freddezza nei rapporti tra il suo club e Raiola. Oggi è tutta un'altra storia: non esiste un Milan senza Bonaventura, non esiste un Bonaventura senza Milan. O, se preferite, non esiste un Bonaventura senza Gattuso e viceversa.