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    Coppie bomber d'Europa, le pagelle: solo il Bayern meglio di Higuain-Insigne

    Coppie bomber d'Europa, le pagelle: solo il Bayern meglio di Higuain-Insigne

    • Antonio Martines e Matteo Quaglini

    Continua la nostra ricerca statistica improntata sulla raccolta delle medie voto dei migliori giornalisti europei. Questa settimana ci siamo occupati di quella dei migliori dieci attaccanti. Rispetto alla classifica della scorsa volta che era basata esclusivamente sulla media voto, questa presenta la novità del coefficiente d'attacco. Tale dato viene calcolato dando un valore di 0.3 per ogni gol segnato e 0.1 per ogni assist effettuato. Questi due valori verranno rispettivamente moltiplicati per il numero dei gol e degli assist, la somma di questi da il coefficiente d'attacco di ogni singolo giocatore preso in considerazione.

    Di seguito la classifica dei 10 migliori attaccanti delle Top Leagues, nella quale troverete in corrispondenza di ogni giocatore la propria media voto sommata al coefficiente d'attacco, il risultato da il voto complessivo inerente al rendimento dell'attaccante. 

    1 Lewandowski (Polonia-Bayern) ) 6,208+3,6=9,808
    2 Vardy (Inghilterra-Leicester) 7,437+2,2=9,637
    3 Muller (Germania-Bayern) 6,681+2,4=9,081
    4 Aubameyang(Gabon-Dortmund) 6,844+2,1=8,944
    5 Benzema (Francia-Real Madrid) 7,071+1,8= 8,871
    6 Higuain (Argentina-Napoli) 6,714+2,0=8,714
    7 Pellè(Italia-Sounthampton) 7,000+1,7=8,700
    8 Nolito (Spagna-Celta) 6,785+1,8=8,585
    9 Eder (Brasile, Italia-Sampdoria) 6,642+1,8=8,442
    10 Insigne(Italia-Napoli) 6,571+1,8=8,371

    Analizzando la classifica salta subito agli occhi un dato clamoroso e paradossale sin dalla lettura della prima posizione, e cioè quello di Lewandosky. L'attaccante del Bayern infatti è quello con la media voto più bassa ma si trova al primo posto grazie al pauroso coefficiente d'attacco di cui è dotato un 3,6 frutto di ben dodici gol. Tiro dopo tiro, sfondamento dopo sfondamento ha ottenuto un 9,808 che non ha bisogno di aggettivi e lo incorona re tra tutti gli attaccanti europei. Il centravanti del Bayern Monaco ha distribuito i suoi goal in più partite, a differenza di C.Ronaldo che in Spagna ha segnato cinque goal ma tutti in una sola gara e rimanendo a secco nelle altre sei. L’attaccante di Varsavia ha contribuito invece a quattro vittorie, il 50% delle totali della squadra. Il secondo aspetto da evidenziare è la produzione offensiva che sviluppa: trentasei tiri complessivi in otto partite, quattro e mezzo di media-tiro a partita dopo 720' di campionato. E’ un giocatore che attacca, frontale e in maniera verticale. Il terzo dato unisce due elementi: la sua tecnica individuale e l’idea di gioco del Bayern. Per capire la tecnica guardiamo la partita con il Wolfsburg, ormai nella storia. Concentriamoci sui cinque goal in nove minuti. Il primo è un tap-in, espressione di capacità di posizionamento. Il secondo è un micidiale tiro da fuori area. Il terzo è figlio di un rimpallo vincente nell’uno contro uno. Il quarto è frutto della sua rapace cattiveria realizzativa. L'ultimo è la sintesi del suo repertorio con una mezza rovesciata dal limite, espressione di tecnica adamantina e forza fisica. concretizza nel migliore dei modi i sofisticati desiderata "guardiolani" vale a dire il possesso palla e la nuova verticalità, che unite alle due fasi sviluppano il concetto di una palla sempre pulita, mai sporcata dagli avversari, mai lenta e sempre veloce.

    Al secondo posto troviamo Vardy, che a differenza del polacco ha invece il miglior rendimento assoluto a livello europeo come media voto in tutti i ruoli, come già abbiamo visto nella precedente classifica dei top 10 europei.
    Jamie Vardy è un attaccante veloce e aggressivo, è la rivelazione assoluta delle classifiche, I suoi sette gol hanno dato al Leicester il ruolo di rivelazione. Il valore complessivo di 9,637 lo mette al secondo posto tra gli attaccanti europei. Tecnicamente è nella media, non ha numeri di alta scuola nella sua valigia, però si distingue soprattutto per aggressività e una grinta fuori dal comune. Un giocatore d’attacco che sa alternare molti gesti tecnici. Nella collezione dei suoi gol stagionali, troviamo nell'ordine: il tiro forte, il dribbling rapido, il gioco in mischia, l'uno contro uno, e l'utilizzo di entrambi i piedi. In questo modo è diventato momentaneamente capocannoniere della Premier.

    Scendendo al terzo posto troviamo Muller, che ha segnato otto gol in otto partite, di cui tre su rigore, segnale quest'ultimo di una grande freddezza nei momenti topici. C’è un motivo che spiega questo dato: si è specializzato nel gol perché Guardiola lo ha universalizzato nel gioco, impiegandolo ora come trequartista, poi come esterno, e addirittura da centravanti. Sempre col compito di attaccare in verticale grazie alla sua andatura solo in apparenza sgraziata e dinoccolata.

    Subito sotto il podio ritroviamo Aubameyang, presente anche nella top 10 di ogni ruolo della scorsa volta. Il gabonese è un esterno veloce, verticale, preciso nel tiro e nel passaggio. Di tanto in tanto aggiunge anche il colpo di testa ficcante. Un giocatore nato per il gioco tutto di prima e alla mano del Borussia Dortmund. E’ uno dei protagonisti della stagione della rinascita giallonera, con un 8,944 che vale il quarto posto.

    In quinta piazza Benzema, uno dei migliori centravanti in assoluto, dotato di un fisico possente e un'ottima tecnica di base sa spaziare su tutto il fronte offensivo. Il francese sta giocando stupendamente e ha realizzato sei reti in sei gare consecutive. Questo è sintomo di continuità, di voglia estrema di raggiungere l’obiettivo. Il suo gioco è lineare e ben distribuito in area. Fino ad ora ha realizzato tre goal di destro e tre di testa. Il valore totale di 8,871 è frutto della sua verticalità e della sua abilità nello smarcarsi.

    Subito sotto troviamo un protagonista della nostra serie A, quell'Higuain che nel Napoli di Sarri è riuscito finalmente a trovare una dimensione degna del suo valore. L'argentino ha sfoderato una serie di prestazioni di alto livello corredate da cinque gol, il tutto gli consente di ottenere un prestigioso 8,714.

    Scendendo ancora troviamo il nostro Pellè. L’Italiano d’Inghilterra che ha preso possesso di Southampton come fece a Rotterdam sempre sotto l'egida di Ronald Koeman. Forte fisicamente, molto bravo nel colpo di testa, lavora per la squadra col pressing sull’avversario. Il coefficiente dell’8,700 si spiega con cinque goal e due assist.

    In ottava posizione Nolito. Lo spagnolo è un giocatore veloce e di baricentro basso, molto abile nel dribbling stretto di matrice iberica e preciso sotto porta. Gioca in verticale e sa dialogare tecnicamente con i compagni Aspas e Orellana con un tempismo perfetto. Il suo 8,585, è il prodotto di un'ottima media voto e di cinque goal e tre assist. 

    In penultima posizione Eder, capocannoniere della nostra serie A con sei gol e alfiere di una Samdoria frizzante e propositiva.

    All'ultimo posto, last but not least il nostro talentino più sudamericano nell'aspetto e nelle movenze, vale a dire quel Lorenzo Insigne che grazie ai consigli tattici di Sarri, fino ad ora è riuscito a sfornare la bellezza di cinque gol e tre assist, insieme a una media voto di tutto rispetto: 6,571.

    Dal punto di vista generale, c'è da sottolineare che a livello di leghe, abbiamo tre esponenti per la Bundesliga, tre per la Serie A e due ciascuno per Premier League e Liga. 

    Spostando il discorso sul piano dei club, notiamo come Bayern e Napoli siano le uniche con ben due giocatori presenti in graduatoria; nel caso dei tedeschi era risaputo che avessero uno dei migliori reparti offensivi d'Europa, per quanto riguarda invece il Napoli la vox populi lo accreditava già del migliore attacco in Italia ed evidentemente aveva ragione, visto che è uno dei migliori anche a livello continentale.
    A livello di nazionalità abbiamo invece due italiani e mezzo, frutto della presenza di Pellè al settimo posto, Insigne al decimo e l'oriundo Eder al nono. Risultato ottimo il nostro, visto che ci consente di essere l'unica nazione con più di un giocatore in graduatoria. Per il resto abbiamo un polacco, un inglese, un tedesco, un africano del Gabon, un francese, un argentino e uno spagnolo, detta cosi sembrerebbe una barzelletta, ma è tutta gente con la quale calcisticamente parlando, non si può scherzare. 

    Anche in questa classifica fa rumore l'assenza (momentanea) di Big del Calibro di Ronaldo e Messi, ma va detto che anche loro hanno dei valori di rendimento piuttosto elevati, ma attualmente inferiori in entrambi casi all'otto.
    Da segnalare infine che a livello europeo oltre a questi dieci, solo Kalinic ha superato la soglia di questo valore, con un complessivo 8,014, questo a dimostrazione del fatto che la nostra serie A probabilmente ha imboccato una strada nuova con una filosofia diversa che forse sta diventando più offensiva rispetto a quelli che sono sempre stati i nostri canoni classici di calcio.

     


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