Bolt & Balotelli:| 'Simili solo fisicamente'
L'uomo più veloce del mondo.
Bolt: "Sono il re dell'atletica, ma la mia mania è il calcio".
Domani atteso al Golden Gala di Roma: «Ho un obiettivo: arrampicarmi al limite».
Con la maglia dell'Italia addosso somiglia a Mario Balotelli.
«Me lo dicono tutti, però lui gioca per il Manchester City e io tifo United. Balotelli è un po' troppo aggressivo per i miei gusti».
Chi vince la finale di Champions League?
«Che domanda è? Il Manchester, direi 2-1».
Ancora convinto di voler fare il calciatore?
«Sì, ma solo quando avrò dato tutto con l'atletica. È uno sfizio. Adesso non ci posso neanche provare, infortunarsi è così facile, ma prima o poi voglio capire che so fare perché credo non sarei affatto male».
Qualcuno da imitare?
«Ci sono un mare di talenti nel calcio, spesso quelli forti perdono per colpa degli allenatori, come è successo all'Italia agli ultimi Mondiali. Io tifavo Argentina e Maradona ha dato il peggio. Ha un grande nome, ma non metteva in campo quello. Ha schierato una squadra senza difesa e senza centrocampo e ha detto: giocate. Lavoro orribile, per forza hanno perso. E l'Inghilterra? Patria di giocatori giovani e il ct ha portato solo i vecchi. È un italiano? Non mi stupisce».
Sembra un vero esperto.
«È l'unico mondo su cui sono informato, per il resto vivo in una mia dimensione. Spesso mi dicono: Usain, sai che è successo? E magari è una notizia che gira da giorni e io non me ne sono accorto. Anche dello sport so poco, ho scoperto oggi chi era Mennea. Riconosco solo quelli che stanno nella playstation. Ho una vita tranquilla, le mie abitudini, mi aggiorno solo sul pallone».
Correrà all'Olimpico, mai visto partite lì?
«In televisione sì, dal vivo ho visto l'Inter a San Siro e trovato una bella atmosfera. Per me il tifo dello stadio dice molto di come è un Paese. Gli inglesi sono caldissimi, però la passione dell'Italia è diversa. Spero che il pubblico mi dia quello stesso tipo di energia durante il Golden Gala».