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    Bolognamania: vittoria cercasi

    Bolognamania: vittoria cercasi

    • Greta De Cupertinis
    Ancora 1-1, ancora una partita rimontata, ancora un Bologna che passa in vantaggio ma non riesce a tenere il risultato venendo riagguantato a venti minuti dalla fine a causa di un altro errore difensivo che va ad aggiungersi a quelli commessi nelle ultime due partite. Questa è la sintesi di Chievo-Bologna, partita rognosa che i rossoblù non son stati capaci di giocare in modo convincente come invece successo, bene o male, contro Lazio e Sassuolo.

    Donadoni sceglie di fare turnover ed inserire dal primo minuto Pulgar a centrocampo e Mounier, mai utilizzato fino ad ora, nel ruolo di esterno a sostegno di un Verdi falso centravanti. Il Bologna tiene il campo ma va in apnea subito dopo il primo gol in serie A proprio del centrocampista cileno, mollando la presa e subendo un Chievo molto più propositivo di quanto fatto vedere fino a quel momento.

    A far la differenza, in casa rossoblù, è Angelo Da Costa: ancora una volta il portiere del Bologna ha giocato un ruolo determinante nella partita, dando vita a parate importanti e dando la possibilità alla sua squadra di rimanere in carreggiata. Se rimpiazzare Mirante era un compito difficile, Da Costa lo sta svolgendo in maniera egregia: un estremo difensore così meriterebbe senza dubbio la maglia da titolare di molte squadre di metà classifica in Serie A.

    Sempre preciso, puntuale e mai fuori dalle righe. Un giocatore ed un professionista esemplare, oltre ad un portiere dalle buone qualità tecniche che sa trasmettere fiducia e determinazione ai compagni di reparto. A proposito della difesa, ci sarebbe da analizzare il momento negativo che sta attraversando: a rotazione, tutti i componenti hanno messo in campo prestazioni altalenanti e commesso errori grossolani. Senza dubbio bisogna lavorare molto su questo reparto per limare gli errori che fino ad oggi sono costati alla squadra non pochi punti. Il migliore, per distacco, è Mimmo Maietta, uscito ieri anzitempo dalla partita per un trauma distorsivo al ginocchio destro.

    Sperando che l'infortunio non lo tenga lontano dal campo troppo tempo, Donadoni dovrà ridisegnare ora la formazione titolare e preparare in due giorni l'importante Derby dell'Appennino. Basta X, è ora di tornare a vincere.

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