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Bolognamania: via i fantasmi, è ora di riaccendere l'entusiasmo
Per circa sette mesi il Bologna è stata la squadra con meno pareggi all'attivo in Serie A e in pochi credevano che in due sfide consecutive contro Lazio e Roma la compagine rossoblù sarebbe riuscita a strappare due punti, uno all'Olimpico e l'altro al Dall'Ara. E invece, il Bologna di Roberto Donadoni si porta a 35 punti in classifica con una prestazione battagliera contro i giallorossi e che fa ben sperare per questo finale di stagione dopo l'ultimo periodo grigio che ha spento l'entusiasmo della maggior parte dei tifosi.
Protagonista assoluto della gara è stato il cileno Erik Pulgar: sua la rete del vantaggio al 18' del primo tempo, suoi la maggior parte dei palloni giocati, suoi gli interventi migliori. Stiamo parlando di un giocatore che quest'anno ha avuto una crescita esponenziale sia a livello di atteggiamento che soprattutto a livello qualitativo. Sì, perché in questo momento il centrocampo rossoblù non può fare a meno del suo regista di punta, capace di arrivare in porta così come di permettere ai compagni di essere pericolosi negli ultimi metri.
E se Pulgar è migliorato molto con il tecnico Donadoni, lo stesso non si può dire di Destro che ancora una volta è rimasto in panchina e non ha avuto modo di scendere in campo nemmeno un minuto contro la sua ex Roma: esiste una frizione tra i due? Può ancora essere utile l'attaccante di Ascoli a questa squadra? Sul finale di gara, nonostante il buon risultato, non sono mancati i fischi al mister da una parte di stadio durante l'ultima sostituzione di Verdi con Krejci.
Detto che è stato Verdi a chiedere il cambio, sembra ormai insanabile la frattura fra Donadoni e parte della piazza. E' vero, il Bologna ha fatto fatica ad ottenere risultati e questo sembra lo specchio del campionato anonimo dello scorso anno... ma nel momento in cui finalmente arriva un po' di continuità, cerchiamo di goderne. Infatti, la possibilità di entrare nella parte sinistra della classifica è sempre più reale.
Protagonista assoluto della gara è stato il cileno Erik Pulgar: sua la rete del vantaggio al 18' del primo tempo, suoi la maggior parte dei palloni giocati, suoi gli interventi migliori. Stiamo parlando di un giocatore che quest'anno ha avuto una crescita esponenziale sia a livello di atteggiamento che soprattutto a livello qualitativo. Sì, perché in questo momento il centrocampo rossoblù non può fare a meno del suo regista di punta, capace di arrivare in porta così come di permettere ai compagni di essere pericolosi negli ultimi metri.
E se Pulgar è migliorato molto con il tecnico Donadoni, lo stesso non si può dire di Destro che ancora una volta è rimasto in panchina e non ha avuto modo di scendere in campo nemmeno un minuto contro la sua ex Roma: esiste una frizione tra i due? Può ancora essere utile l'attaccante di Ascoli a questa squadra? Sul finale di gara, nonostante il buon risultato, non sono mancati i fischi al mister da una parte di stadio durante l'ultima sostituzione di Verdi con Krejci.
Detto che è stato Verdi a chiedere il cambio, sembra ormai insanabile la frattura fra Donadoni e parte della piazza. E' vero, il Bologna ha fatto fatica ad ottenere risultati e questo sembra lo specchio del campionato anonimo dello scorso anno... ma nel momento in cui finalmente arriva un po' di continuità, cerchiamo di goderne. Infatti, la possibilità di entrare nella parte sinistra della classifica è sempre più reale.