Getty Images
Bolognamania: Verdi, la stessa precisione di un pittore
Un tiro incredibile che si è infilato dritta in porta, una pennellata perfetta che ha racchiuso dentro di sè tutti i colori più bello del calcio. O meglio, del perché amiamo questo sport. Simone Verdi è così: anche in giornate magari più complicate delle altre, ci sorprende con gol straordinari che fanno venire voglia di rivederli centinaia di volte in ripetizione.
La punizione portata a segno ieri contro il Verona è solo una delle tante e bellissime reti segnate con la maglia del Bologna: la sua qualità è fuori discussione, la sua importanza per questa squadra altrettanto. E' proprio questo il motivo per cui dopo il gol il pensiero di tanti tifosi sugli spalti e sui social network è stato "Non deve andare via a giugno" oppure "tutti sono importanti, nessuno indispensabile. Lui sì".
Già, basta pronunciare il suo nome per ripensare ai momenti vissuti nel mercato di gennaio quando la cessione al Napoli sembrava ormai cosa fatta. E a quando si è opposto, lui in persona, per continuare la sua avventura qui e terminare la stagione con indosso la maglia rossoblù.
E ora più che mai, sembra proprio che la sua presenza in questa squadra conti davvero più del solito o meglio, che non abbia un prezzo. Il suo cartellino invece un prezzo ce l'ha e saranno tante le squadre a farsi avanti, Simone Verdi infatti si candida ad essere nell'occhio del ciclone per quel che riguarda il mercato estivo.
Gli occhi di molte big sono puntati su di lui mentre i suoi occhi ieri erano fissati molto bene sul tecnico Donadoni che è corso ad abbracciare dopo il gol: testa contro testa, i due hanno festeggiato insieme. E mentre parte della piazza chiede un cambio per quel che riguarda la panchina, l'esterno rossoblù nel post partita ha dichiarato "La squadra è tutta col mister e siamo uniti per un unico obiettivo. La doppia cifra? Non ci devo pensare con insistenza, altrimenti credo che non ci arriverò mai". Beh caro Simone, non ti manca poi tanto...
La punizione portata a segno ieri contro il Verona è solo una delle tante e bellissime reti segnate con la maglia del Bologna: la sua qualità è fuori discussione, la sua importanza per questa squadra altrettanto. E' proprio questo il motivo per cui dopo il gol il pensiero di tanti tifosi sugli spalti e sui social network è stato "Non deve andare via a giugno" oppure "tutti sono importanti, nessuno indispensabile. Lui sì".
Già, basta pronunciare il suo nome per ripensare ai momenti vissuti nel mercato di gennaio quando la cessione al Napoli sembrava ormai cosa fatta. E a quando si è opposto, lui in persona, per continuare la sua avventura qui e terminare la stagione con indosso la maglia rossoblù.
E ora più che mai, sembra proprio che la sua presenza in questa squadra conti davvero più del solito o meglio, che non abbia un prezzo. Il suo cartellino invece un prezzo ce l'ha e saranno tante le squadre a farsi avanti, Simone Verdi infatti si candida ad essere nell'occhio del ciclone per quel che riguarda il mercato estivo.
Gli occhi di molte big sono puntati su di lui mentre i suoi occhi ieri erano fissati molto bene sul tecnico Donadoni che è corso ad abbracciare dopo il gol: testa contro testa, i due hanno festeggiato insieme. E mentre parte della piazza chiede un cambio per quel che riguarda la panchina, l'esterno rossoblù nel post partita ha dichiarato "La squadra è tutta col mister e siamo uniti per un unico obiettivo. La doppia cifra? Non ci devo pensare con insistenza, altrimenti credo che non ci arriverò mai". Beh caro Simone, non ti manca poi tanto...