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Bolognamania: urgono rinforzi
E’ successo quello che in tanti, da giorni, temevano: uno scialbo Bologna, lo scorso venerdì sera, ha perso per 1-0 la sfida contro il Pavia nel terzo turno eliminatorio di Coppa Italia uscendo subito dalla competizione, così come successe l’anno scorso con l’Aquila.
Non è tanto la sconfitta contro una squadra di Lega Pro a far male, quanto il fatto che, a due settimane dall’inizio del campionato, il Bologna abbia dimostrato in campo di non essere ancora pronto, di essere passivo, di non avere una precisa identità e, soprattutto, di essere incompleto. Doveva essere un test utile per capire dove migliorare e il campo ha sentenziato che urgono rinforzi in ogni reparto, subito, perché questa non è ancora una squadra da Serie A.
“Ci servono ancora 7 giocatori” diceva l’amministratore delegato Claudio Fenucci circa venti giorni fa, durante il ritiro di Castelrotto, ma in tutto questo tempo l’unico neo acquisto arrivato a Casteldebole è stato il cileno Erick Pulgar. “So che non siamo ancora pronti e lo sa anche la società” invece le parole di Delio Rossi, in conferenza stampa alla vigilia di questo primo incontro ufficiale.
Insomma, la situazione è chiara a tutti ma il mercato rossoblù da tempo è in stand-by. I tifosi del Bologna alternano da settimane ansia e fiducia nei confronti delle trattative che sta portando avanti Pantaleo Corvino: da una parte c’è la consapevolezza di avere alle spalle una società forte che può permettersi grandi colpi ma dall’altra c’è la paura che questo grosso ritardo sul piano degli acquisti possa compromettere l'inizio del campionato, costando alla squadra punti importanti. Sabato prossimo comincia la nuova stagione e il DS del Bologna ha 15 giorni a disposizione per effettuare una mezza rivoluzione, per portare a Bologna dei giocatori capaci di raggiungere l’obiettivo della salvezza. Il primo dovrebbe essere Mattia Destro. Ma solo lui non basta.
