Bolognamania: un mercato senza colpi di scena
E così termina anche il mercato del Bologna, senza colpi di scena, dopo un'estate che ha visto la rosa rossoblù rivoluzionarsi a piccoli passi: nessun colpo eclatante ma l'arrivo di diversi giocatori che porteranno una forte ventata di novità ad ogni reparto. La domanda che nasce scontata, quando bisogna dare un giudizio, è il paragone con la stagione precedente: questo Bologna è più forte oppure no dello scorso anno?
Sulla carta, probabilmente non c'è un giocatore della stessa qualità di Simone Verdi ceduto a giugno al Napoli. Non c'è un giocatore capace di fare la differenza e probabilmente sarà proprio il nuovo tecnico Filippo Inzaghi colui che dovrà farla più di altri: dove non arriva la qualità, può arrivare la determinazione e la forza del gruppo. Ed in questo, almeno nel corso della preparazione estiva, il Bologna ha fatto capire di essere superiore rispetto anche solo a qualche mese fa.
Il colpo migliore di quest'estate è stato probabilmente lo scambio Skorupski-Mirante: il portiere polacco in questo momento è giovane, in ottima forma e con la voglia di affermarsi in questa Serie A. In difesa la new entry Calabresi potrebbe essere una sorpresa perché in B ha fatto bene mentre l'ultimo arrivato Danilo, in fase calante dopo la lunga esperienza all'Udinese, è chiamato a riprendersi e diventare il leader difensivo del reparto. Il livello, tutto sommato, potrebbe essere pari a quello del campionato scorso mentre di fatto è cambiato il modulo che prevede l'utilizzo di un centrale in più.
Per quel che riguarda il centrocampo, Inzaghi vuole che le mezze ali si inseriscano molto e supportino le punte: per quanto i titolari saranno, ad ogni modo, sempre Dzemaili - Pulgar - Poli, l'arrivo di giocatori talentuosi come Svanberg e gli esterni Mattiello - Dicks darà linfa nuova ad un reparto che quest'anno è chiamato ad essere davvero il perno del sistema rossoblù.
In attacco invece, ci sono diverse incognite: innanzitutto, quale sarà la coppia titolare. Per il momento, uno dei giocatori più pimpanti sembra essere Palacio ma l'età rende impossibile pensare che possa giocare sempre da titolare. Destro, al momento infortunato, è stato al centro del mercato: dalla possibile partenza alla volontà di restare, dovrà dimostrare di meritare la maglia del Bologna ogni domenica. Gli acquisti di Falcinelli e Santander invece sono stati giusti, il primo è un buon attaccante che si muove molto e libera molti spazi mentre il secondo è un tipo di giocatore potente fisicamente che sotto le Due Torri non si vedeva da anni. Oltre al fatto che è già diventato, in pochissimo tempo, l'idolo dei tifosi.
In uscita si è lavorato abbastanza bene, certo pesano le cessioni di giocatori come Verdi, Masina e Di Francesco avvenute tutte nelle prime settimane di mercato. fIn entrata forse è mancato l'acquisto di una seconda punta rapida e che sappia saltare l'uomo. Il lavoro del DS Bigon è stato mirato: nessun bomber ma diversi buoni giocatori capaci di coprire ruoli specifici senza la necessità di essere per forza duttili. Avrà avuto ragione o torto? Lo scopriremo solo col tempo.
Sulla carta, probabilmente non c'è un giocatore della stessa qualità di Simone Verdi ceduto a giugno al Napoli. Non c'è un giocatore capace di fare la differenza e probabilmente sarà proprio il nuovo tecnico Filippo Inzaghi colui che dovrà farla più di altri: dove non arriva la qualità, può arrivare la determinazione e la forza del gruppo. Ed in questo, almeno nel corso della preparazione estiva, il Bologna ha fatto capire di essere superiore rispetto anche solo a qualche mese fa.
Il colpo migliore di quest'estate è stato probabilmente lo scambio Skorupski-Mirante: il portiere polacco in questo momento è giovane, in ottima forma e con la voglia di affermarsi in questa Serie A. In difesa la new entry Calabresi potrebbe essere una sorpresa perché in B ha fatto bene mentre l'ultimo arrivato Danilo, in fase calante dopo la lunga esperienza all'Udinese, è chiamato a riprendersi e diventare il leader difensivo del reparto. Il livello, tutto sommato, potrebbe essere pari a quello del campionato scorso mentre di fatto è cambiato il modulo che prevede l'utilizzo di un centrale in più.
Per quel che riguarda il centrocampo, Inzaghi vuole che le mezze ali si inseriscano molto e supportino le punte: per quanto i titolari saranno, ad ogni modo, sempre Dzemaili - Pulgar - Poli, l'arrivo di giocatori talentuosi come Svanberg e gli esterni Mattiello - Dicks darà linfa nuova ad un reparto che quest'anno è chiamato ad essere davvero il perno del sistema rossoblù.
In attacco invece, ci sono diverse incognite: innanzitutto, quale sarà la coppia titolare. Per il momento, uno dei giocatori più pimpanti sembra essere Palacio ma l'età rende impossibile pensare che possa giocare sempre da titolare. Destro, al momento infortunato, è stato al centro del mercato: dalla possibile partenza alla volontà di restare, dovrà dimostrare di meritare la maglia del Bologna ogni domenica. Gli acquisti di Falcinelli e Santander invece sono stati giusti, il primo è un buon attaccante che si muove molto e libera molti spazi mentre il secondo è un tipo di giocatore potente fisicamente che sotto le Due Torri non si vedeva da anni. Oltre al fatto che è già diventato, in pochissimo tempo, l'idolo dei tifosi.
In uscita si è lavorato abbastanza bene, certo pesano le cessioni di giocatori come Verdi, Masina e Di Francesco avvenute tutte nelle prime settimane di mercato. fIn entrata forse è mancato l'acquisto di una seconda punta rapida e che sappia saltare l'uomo. Il lavoro del DS Bigon è stato mirato: nessun bomber ma diversi buoni giocatori capaci di coprire ruoli specifici senza la necessità di essere per forza duttili. Avrà avuto ragione o torto? Lo scopriremo solo col tempo.