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    Bolognamania: un mercato insufficiente

    Bolognamania: un mercato insufficiente

    Al termine di due mesi decisamente tribolati, il mercato del Bologna è giunto al termine e ha consegnato a Pioli una squadra da sufficienza stiracchiatissima, unicamente per la permanenza di Alessandro Diamanti, un giocatore che nessuna “pericolante” ha nella propria rosa. Una squadra da 6- che però non può portare al mercato condotto dai rossoblù alla sufficienza: il voto ai due mesi di trattative rossoblù ondeggia tra il 5 e il 5,5, a seconda del contributo che porterà alla squadra Jonathan “El Churry” Cristaldo, attaccante argentino classe 1989 che ha completato il reparto offensivo del Bologna. 38 gol in due anni e mezzo al Metalist Kharkiv dopo le buone partite al Velez Sarsfield che lo avevano portato per un anno nel giro della nazionale maggiore argentina, 10 reti su 38 segnate in Europa League, competizione che in casa rossoblù non hanno visto in parecchi. Tutto da verificare, in serie A, ma per caratteristiche la punta adatta a giostrare insieme a Bianchi e completare un attacco che prima del suo arrivo non aveva seconde punte di ruolo: una buona idea, sperando che il riscatto già fissato a 5 milioni non significhi, visto l’andazzo, un “arrivederci e grazie” sicuro tra un anno.

    Al netto di Cristaldo, però, la squadra dei 44 punti della passata stagione ha perso tre big (Gilardino, con annessa sequenza di bugie sulla conferma dell’attaccante della Nazionale, Gabbiadini e Taider) che sono stati rimpiazzati poco o male. Il tutto tralasciando l’assurda cessione della metà del cartellino del gioiellino Alessandro Capello all’Inter per pure questioni di bilancio. Rispetto alla rosa della passata stagione, è rimasta irrisolta la lacuna portiere – Curci non ha certo iniziato bene la sua stagione, con 2-3 errori pesanti, e in estate c’erano sul mercato diversi portieri più affidabili – Pioli non ha ancora un terzino destro titolare di livello, a meno che non si adatti Sorensen quando rientrerà dall’infortunio, e a centrocampo il piatto piange, perché rispetto a un anno fa c’è Della Rocca al posto di Taider. Con il risultato che bisogna affidarsi interamente al “Ruso” Perez, augurandosi che il suo ritorno (preziosissimo) sia festeggiato con un campionato da 28-30 partite del suo livello, altrimenti sono guai.

    In attacco sono venuti a mancare 19 gol della coppia formata da Gilardino e Gabbiadini l’anno scorso: ora l’attacco pesa sulle spalle di Bianchi e Cristaldo, una coppia che dovrà fare gli straordinari per arrivare a quota 19 reti. E che difficilmente potrà contare sull’apporto di due esuberi dall’ingaggio monstre come Gimenez ed Acquafresca, rimasti sul groppone del Bologna ma ormai ai margini delle gerarchie di Pioli. Ovviamente, tutto ruota attorno a Diamanti: contratto adeguato e prolungato, sempre più leader e prezioso capitano da mettere sotto teca perché questa squadra senza Alino è ben poca cosa. Indebolire una rosa che ha portato in dote 44 è voce del verbo rischiare, lo abbiamo detto più volte anche su queste pagine: con Cech, Mantovani e Cristaldo negli ultimi giorni forse il Bologna ha tamponato la falla ma sicuramente è nel gruppo che dovrà lottare con tutte le proprie forze fino all’ultimo per mantenere la categoria.

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