Bolognamania:| Di fioretto e di spadone
Tante volte il Bologna in questa stagione aveva ottenuto risultati con il gioco, convincendo e a tratti divertendo, sempre più raro nella serie A di medio-bassa classifica. Contro il Catania, scontro-salvezza in piena regola, i rossoblù hanno dimostrato una natura mutevole, seguendo ciò che Malesani aveva detto alla vigilia, invitando i suoi a deporre qualche svolazzo e ad entrare nell'ottica di dover fermare il Catania. Detto, fatto. La sfida tutta sudamericana tra il Catania argentino e il Bologna uruguagio l'ha vinta proprio la squadra di Malesani, con una prestazione tutta 'garra', grinta e sostanza, cattiva quanto basta per dimostrare che questo splendido gruppo oltre al fioretto sa usare benissimo anche lo spadone.
'Quest'anno il Bologna a botte può vincere lo scudetto', è stata l'analisi - corretta - del match winner Portanova. Un po' perché questi ragazzi si vogliono bene e fin da inizio stagione hanno formato un gruppo solido come il marmo, un po' perché ci sono elementi che non si tirano certo indietro, come Diego Perez, di tre spanne il migliore in campo contro il Catania, un giocatore tornato quello ammirato al Mondiale che specie nella ripresa ha fermato tutto e tutti, in un clima da corrida instauratosi dopo un primo tempo insensato da parte degli uomini di Simeone, rimasti subito in dieci col rischio di restare anche in nove prima dell'intervallo.
La vittoria sul Catania vale oro: 29 punti (sarebbero 32 senza la penalità), un bel margine sulla zona retrocessione, lo scontro diretto con gli etnei a favore e la convinzione di poter proseguire facendo bene. E, particolare mica da poco, in un momento in cui c'è una schiarita dal punto di vista economico anche la possibilità di organizzare con un po' di anticipo il futuro, muovendosi già per la prossima stagione, in particolare sui rinnovi a Moras, Di Vaio, Britos e Malesani (mentre per Longo pare ci sia qualche dubbio in più, nonostante l'ottimo lavoro di quest’anno).
Domenica, intanto, sul campo della Sampdoria in piena crisi ci sarà un bell'esame di maturità: il successo sul Catania ha lasciato infatti in eredità le squalifiche di Britos - peraltro infortunato al naso - e Della Rocca e l'infortunio di Ekdal, fuori un mese. Tre pilastri dell'ultimo Bologna che verranno a mancare, con Malesani che dovrà dunque cambiare qualcosa anche se quasi certamente solo a livello di uomini, perché il 4-3-1-2 che ha regalato punti e certezze dovrebbe essere confermato, magari un po' più offensivo con il rientrante Ramirez dietro a due punte. L'importante è alternare sempre con sagacia fioretto e spadone, come il Bologna ha imparato a fare: a Genova l'ambiente sarà infuocato, probabile che serva soprattutto il secondo.