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    Bolognamania: un'altra gara persa

    Bolognamania: un'altra gara persa

    • Greta De Cupertinis
    Un’altra gara persa, questa volta nei minuti finali, per paura e senza credere nella possibilità di portare a casa il risultato. Al Dall’Ara, sotto la pioggia incessante, il Bologna perde 0-1 contro l’Atalanta ed esce tra i fischi del suo pubblico per una prestazione ancora una volta deludente in cui dopo aver lottato per i primi 45 minuti si è lasciato completamente andare. 

    Così non va, non va più. A partire dalle scelte di Donadoni (come quella di lasciare in panchina Mattia Destro, dopo l’errore finale contro la Spal) fino ad arrivare alla mentalità dei singoli, questo Bologna rischia di far diventare l’ultima parte della stagione un’agonia per i propri tifosi. Siamo purtroppo abituati da tempo a vedere la squadra rossoblù mollare il colpo quando mancano una decina di partite alla fine del campionato ma così facendo si rischia di perdere la cosa più preziosa per un club, il supporto del proprio tifo.

    Sì, perché adesso l’ambiente è stanco di non vedere mai esprimere un bel gioco e soprattutto di dover assistere a prestazioni del genere che portano poi a sconfitte: dopo Spal e Atalanta ora al Bologna spettano le sfide contro Lazio, Roma e Crotone. Nel girone di andata i punti contro queste squadre furono zero, ora cambierà qualcosa oppure no?

    Donadoni ha gli occhi di tutti puntati e in molti chiedono il suo esonero prima del termine della stagione. Per questo motivo, per la situazione attuale e per la strada che si sta percorrendo viene da pensare che probabilmente Donadoni e Bologna si saluteranno a giugno prendendo direzioni diverse. Al momento tutto tace ma bisogna reagire, eccome se bisogna reagire. Non è più accettabile che i rossoblù si accontentino e che mostrino spettacoli di questo tipo.

    Nota a parte, il minuto di silenzio per ricordare Davide Astori, scomparso prematuramente una settimana fa: quello è stato il momento più toccante della gara, il momento in cui tutti ci siamo ricordati che il calcio non è solo uno sport: col cuore eravamo unicamente una cosa sola. Grazie di tutto Davide.

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