Bolognamania:| Tra mercato e calcioscommesse
Sarà un agosto caldissimo quello del Bologna, e il clima stavolta c'entra davvero poco. Come di consueto nell'estate bolognese tempo di rilassarsi non ce n'è, e se stavolta dal punto di vista puramente societario i sussulti sono stati relativi, la ribalta è toccata al calcioscommesse e a un mercato che finora ha lasciato decisamente scontenti i tifosi rossoblù. In questi giorni il Bologna andrà al dibattimento per l'ormai noto Bologna-Bari 0-4, che ha portato ai deferimenti di Daniele Portanova per illecito sportivo, di Marco Di Vaio e del team manager Marcello Sanfelice per omessa denuncia, e del Bologna per responsabilità oggettiva, col rischio di un -2 in classifica. Nessuna volontà di patteggiare - contrariamente a certuni che prima si sono proclamati innocenti e poi hanno scelto questa via - e la voglia di dare battaglia al processo, denunciando le tante incongruenze dell'accusa e tutti i particolari che non tornano nei racconti soprattutto di Giacobbe e Carella, gli amici di Masiello.
I deferimenti del Procuratore Federale Stefano Palazzi sono stati più pesanti del previsto e pertanto per il Bologna sarà un agosto particolarmente intenso dal punto di vista giudiziario, nel tentativo di dimostrare la propria innocenza ed evitare, se non altro, punti di penalizzazione. Anche perché dal punto di vista tecnico la prossima stagione si preannuncia dura per la squadra di Pioli: lo 0-2 contro il Grosseto di fine ritiro ad Andalo è un campanello d'allarme bello e buono, perché se da una parte il calcio d'agosto (o addirittura di luglio, in questo caso) ha la valenza che ha, dall'altra Pioli ha comunque lavorato due settimane in Trentino con una sola punta, Acquafresca. Ramirez alle Olimpiadi, Diamanti arrivato tardi dopo l'Europeo e mai impiegato in partitella, le riserve di Acquafresca ancora ben lontane dall'arrivare, con Gabbiadini sempre in stand by.
Sedici giorni al primo impegno ufficiale, la Coppa Italia del 18 agosto, ventiquattro al debutto in campionato in casa Chievo, e la squadra è ancora un cantiere aperto, specialmente in fase offensiva. Gli altri due reparti si sono completati da pochi giorni con gli arrivi di Natali in difesa e Guarente in mediana (ma dietro servirà un'aggiunta in caso di lunga squalifica di Portanova, anche se il serbo Radakovic classe 1994 sta impressionando), e poi c'è il nodo più importante, quello relativo a Gaston Ramirez. Ora che l'Olimpiade uruguagia si è chiusa anzitempo, il tormentone sul numero 10 diventerà ancora più d'attualità: cederlo per il Bologna sarebbe un mezzo disastro, perché il tempo e le risorse per trovare uno di quel valore non ci sono. E questa squadra ha già troppe scommesse - no, non quelle su cui indaga Palazzi - al suo interno per prendersi certi rischi.