Bolognamania: si può solo risalire
“Se tocchi il fondo per forza risali” dice una canzone recente che potrebbe essere stata scritta appositamente per il Bologna di oggi. Già, alzi la mano chi pensava di assistere ad un inizio così deludente in questo campionato. Zero gol segnati, quattro gol subiti e un solo punto in classifica dopo aver sfidato due dirette concorrenti per la salvezza – vedi Spal e Frosinone – e l’Inter nell’anticipo di ieri sera al Dall’Ara.
Cosa stia succedendo (o cosa non sia mai cambiato) in questo Bologna è difficile a dirsi: è evidente che la qualità della rosa sia inferiore rispetto allo scorso anno ma le premesse/promesse di sopperire a questo con altre caratteristiche importanti erano state evidenziate nel corso della preparazione estiva. Eppure, qualcosa non funziona: nella gara persa 0-3 contro l’Inter, il Bologna ha retto bene per 70 minuti per poi sul finale perdere completamente la bussola.
Questa problematica è stata uno degli argomenti che più ha tenuto banco durante la gestione Donadoni, insieme ai problemi relativi all’attacco: entrambe le cose, almeno per il momento non appaiono superate. Cosa dovrebbe fare ora il neo tecnico Inzaghi per rendere credibile la squadra e dare una svolta a questo inizio così complicato? Sicuramente rivedere schema tattico, interpreti titolari e trovare il modo di iniettare fiducia ad una squadra che si sta trascinando nell’oblio della passata stagione.
Per questo motivo, la pausa delle Nazionali non può che fare bene al tecnico rossoblù per metabolizzare quanto raccolto nelle prime tre giornate e fare il punto della situazione per poi ripartire. L’attaccante rossoblù Destro, ad oggi quinta scelta del tecnico, potrebbe essere rispolverato? Potrebbe Inzaghi scegliere di passare definitivamente alla difesa a 4 e di non provarla solo sui finali di gara? A tutte queste domande avremo risposta solo fra due settimane, mentre va giù il boccone amaro di un’altra sconfitta casalinga. I tifosi del Bologna chiedono e desiderano vedere altro: questo deve diventare ora l’obiettivo primario di squadra e società.
Cosa stia succedendo (o cosa non sia mai cambiato) in questo Bologna è difficile a dirsi: è evidente che la qualità della rosa sia inferiore rispetto allo scorso anno ma le premesse/promesse di sopperire a questo con altre caratteristiche importanti erano state evidenziate nel corso della preparazione estiva. Eppure, qualcosa non funziona: nella gara persa 0-3 contro l’Inter, il Bologna ha retto bene per 70 minuti per poi sul finale perdere completamente la bussola.
Questa problematica è stata uno degli argomenti che più ha tenuto banco durante la gestione Donadoni, insieme ai problemi relativi all’attacco: entrambe le cose, almeno per il momento non appaiono superate. Cosa dovrebbe fare ora il neo tecnico Inzaghi per rendere credibile la squadra e dare una svolta a questo inizio così complicato? Sicuramente rivedere schema tattico, interpreti titolari e trovare il modo di iniettare fiducia ad una squadra che si sta trascinando nell’oblio della passata stagione.
Per questo motivo, la pausa delle Nazionali non può che fare bene al tecnico rossoblù per metabolizzare quanto raccolto nelle prime tre giornate e fare il punto della situazione per poi ripartire. L’attaccante rossoblù Destro, ad oggi quinta scelta del tecnico, potrebbe essere rispolverato? Potrebbe Inzaghi scegliere di passare definitivamente alla difesa a 4 e di non provarla solo sui finali di gara? A tutte queste domande avremo risposta solo fra due settimane, mentre va giù il boccone amaro di un’altra sconfitta casalinga. I tifosi del Bologna chiedono e desiderano vedere altro: questo deve diventare ora l’obiettivo primario di squadra e società.