Bolognamania:| Salvate il soldato Pioli
Chissà cosa ha pensato, Stefano Pioli, al 92' di Juventus-Bologna, quando il solito, ormai consueto erroraccio difensivo - questa volta principalmente del portiere Agliardi - ha portato alla sua squadra la quarta sconfitta consecutiva lasciando i rossoblù soli al penultimo posto, che sarebbe l'ultimo senza la penalità del Siena. Sette punti in dieci gare, un bilancio fallimentare che inevitabilmente ha portato anche il tecnico autore del miracolo della passata stagione ad essere messo in discussione: fondamentale in tal senso sarà la prossima gara contro l'Udinese, la prima di un ciclo di partite decisamente alla portata dei rossoblù.
I continui cambiamenti di modulo sono uno dei temi principali di chi contesta il tecnico, senza aver capito che in realtà Pioli si trova a lavorare con un organico debole, con poche certezze, tanti scarti e senza tanti leader della passata stagione. Se una colpa ha avuto, il tecnico, è quella di aver alzato poco la voce in estate mentre Guaraldi e Zanzi stavano smantellando pezzo per pezzo la sua creatura, che nel campionato attuale così livellato verso il basso sarebbe agilmente nella parte sinistra della classifica. Invece, al posto di Raggi, Mudingayi, Ramirez, Gillet e Di Vaio sono arrivati, Gilardino a parte, una serie di giocatori inutili o non da serie A. Ecco spiegato l'ultimo posto attuale: hai ben poco da studiare se poi sul campo i tuoi, specie tra porta, difesa e centrocampo, commettono sempre l'errore letale.
I nomi sul sostituto già girano, da Reja a Colomba, ma attualmente nessuno meglio di Pioli può cercare di mettere una pezza a una situazione davvero grave, che potrebbe non avere soluzioni fino a gennaio e forse anche oltre, visto che questa società non pare avere la liquidità sufficiente per rinforzare l'organico a dovere. Se c'è qualcuno che deve pagare per l'ultimo posto virtuale, dunque, non è certo l'allenatore (non esente da colpe, certo, ma ben più lievi di altre) ma la dirigenza. E allora ecco che nell'occhio del ciclone potrebbe finirci anche il d.g. Zanzi, che comunque a onor del vero non è mai stato un d.s. Errori tecnici normali se sei l'unica società di A e B senza un direttore sportivo, equivoci normali se non sai fare calcio. Ma purtroppo le proprietà difficilmente si autoesonerano, specie se hanno progetti extracalcio in ballo come nel caso del futuro centro tecnico del Bologna.