Bolognamania: restyling in corso per il Dall'Ara
In contemporanea ad un mercato che fa fatica a decollare, sotto le Due Torri c’è un’altra questione importante che viaggia in parallelo e che riguarda il Dall’Ara. La nuova proprietà capitanata da Joey Saputo, fin dall’arrivo a Bologna lo scorso ottobre, non ha mai nascosto la volontà di ristrutturare lo stadio rossoblù sottolineando, in più occasioni, quanto questo sia fondamentale per la società e per tutta la città intera.
Nel piano triennale stanziato dalla compagine americana gli obiettivi primari sono tre: risanare il bilancio, costruire una squadra all’altezza della Serie A e, appunto, rendere il Dall’Ara un luogo che attiri tifosi da ogni parte del mondo.
Il via libera per l’inizio dei lavori è stato dato dall’amministrazione comunale circa un mese fa e da quel momento, è partito il primo restyling che andrà avanti per tutta l’estate (motivo per il quale il Bologna giocherà la prima gara fuori casa). Questi piccoli lavori iniziali prevedono innanzitutto la sostituzione dei seggiolini rendendoli tutti rossoblù, la ristrutturazione degli spogliatoi, la creazione di un bar sotto la Torre Maratona e una vero e proprio rinnovamento per quanto riguarda l’Area Hospitality del Bologna: la Terrazza Bernardini e la Tribuna platino diverranno infatti luoghi esclusivi nei quali vivere esperienze uniche.
Non si conosce la cifra esatta che servirà per l’intera ristrutturazione del Dall’Ara e quanto tempo servirà per vedere un nuovo stadio, ma si parla di 70/80 milioni di euro e di un progetto che avrà bisogno di qualche anno per definirsi completo. Sappiamo che Joey Saputo vorrebbe dare prima possibile un nuovo Dall’Ara ai suoi tifosi in una cornice, quella del Quartiere Saragozza, che dovrebbe divenire una piccola città dello sport.
Ora i primi interventi, poi la ristrutturazione vera e propria che rinnoverà profondamente uno stadio che quest’anno festeggia i 90 anni dalla messa in posa della prima pietra. Il Dall’Ara è un patrimonio per tutti i tifosi rossoblù che ogni domenica varcano i cancelli di quella struttura che ha fatto gioire e soffrire migliaia di persone nel corso del tempo, una ricchezza per una città che ha bisogno di ricordarsi sempre la sua importanza.
