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Bolognamania: quando i gol diventano ricordi allora sì che è un problema
Ci si può dimenticare cosa significhi fare gol? Questa è la domanda che viene spontanea dopo l’ennesima prestazione del Bologna senza reti, persa 1-0 contro un’Atalanta in difficoltà ma che – a differenza della squadra rossoblù – ha saputo sfruttare le occasioni create.
Già, perché il Bologna ancora una volta si è lasciato scappare la possibilità di andare in vantaggio con due occasioni clamorose sbagliate da Orsolini ed Arnautovic: “Meritavamo di vincere, la squadra è unita ma ci manca cattiveria sotto porta” è stata infatti la giustificazione di Sinisa Mihajlovic alla sconfitta.
Il tecnico rossoblù, a differenza del collega Gasperini, ha aspettato l’84’ per fare il primo cambio e questo può aver inciso sui minuti finali dove invece due innesti hanno fatto la differenza: Pasalic e Cissè che ha trovato subito il gol all’esordio.
E proprio il tecnico rossoblù si trova ora nell’occhio del ciclone, in tanti chiedono un cambiamento che fatica ad arrivare: se è vero che la colpa è da dividere fra tutti, sembra quasi scontato che il primo a pagarne le conseguenze possa essere lui. In questi giorni si terrà un incontro tra il CEO Saputo e l’allenatore, nella speranza che si riesca ad avere un confronto utile per concludere il campionato in maniera diversa da com’è cominciato questo girone di ritorno.
Già, perché il Bologna ancora una volta si è lasciato scappare la possibilità di andare in vantaggio con due occasioni clamorose sbagliate da Orsolini ed Arnautovic: “Meritavamo di vincere, la squadra è unita ma ci manca cattiveria sotto porta” è stata infatti la giustificazione di Sinisa Mihajlovic alla sconfitta.
Il tecnico rossoblù, a differenza del collega Gasperini, ha aspettato l’84’ per fare il primo cambio e questo può aver inciso sui minuti finali dove invece due innesti hanno fatto la differenza: Pasalic e Cissè che ha trovato subito il gol all’esordio.
E proprio il tecnico rossoblù si trova ora nell’occhio del ciclone, in tanti chiedono un cambiamento che fatica ad arrivare: se è vero che la colpa è da dividere fra tutti, sembra quasi scontato che il primo a pagarne le conseguenze possa essere lui. In questi giorni si terrà un incontro tra il CEO Saputo e l’allenatore, nella speranza che si riesca ad avere un confronto utile per concludere il campionato in maniera diversa da com’è cominciato questo girone di ritorno.