Bolognamania:| Aria nuova, ma la società...
Con la nomina di Pierpaolo Bisoli, che diventerà ufficiale lunedì dopo la gara con il Bari, prenderà il via il nuovo corso tecnico del Bologna. Un corso che vedrà Salvatore Bagni a capo dell'area tecnica e con l'allenatore di Porretta Terme sulla panchina rossoblù per un Bologna tutto emiliano romagnolo, con il reggiano Bagni, il romagnolo Zanzi direttore gestionale e Bisoli, nato e cresciuto sull'Appennino bolognese. Trovata la scorsa domenica la salvezza matematica, grazie al rovescio interno della Sampdoria, ora il Bologna finalmente può pianificare e pensare alla squadra del futuro, che andrà rinforzata per non trovarsi come il Bari di quest'anno, eccellente per mesi, finito in calando e in questa stagione debolissimo.
Il cambio di guida tecnica, contrariamente ai biancorossi pugliesi, potrà aiutare: Malesani andrà al Genoa e a lui andrà sempre un grande applauso per quanto fatto quest'anno, ma l'aria nuova farà bene a tutti, compreso al tecnico che per otto mesi ha mostrato il miglior calcio visto a Bologna da anni a questa parte e al quale andrà sempre un enorme grazie per quanto fatto in una stagione durissima soprattutto dal punto di vista psicologico. Con Bisoli, voglioso di rivincita dopo l'esperienza di Cagliari in cui le liti con i senatori gli hanno fatto terra bruciata attorno, si ripartirà da zero, e ora prende il via un mercato nel quale urge soprattutto capire quanti pezzi pregiati (Viviano e Britos i maggiori indiziati) saranno ceduti. Ma mentre il nuovo corso tecnico prende forma, la società è ancora squassata da colpi di scena e piccoli-grandi malumori interni.
Le dimissioni anticipate di Giovanni Consorte, uomo chiave della salvezza rossoblù che aveva impostato il progetto del nuovo Bologna portandolo in porto (a tal proposito: i tifosi del Bologna dovranno un grosso grazie anche a lui), hanno regalato nuove incertezze e qualche ombra sul futuro della coppia Guaraldi-Setti. Il comunicato congiunto di Consorte e Setti mirava a calmare le acque, ma la lunga riunione di mercoledì sera a Casteldebole ha gettato le basi per il Cda infuocato di sabato mattina, nel quale potrebbe essere più chiaro il futuro del Bologna che verrà. Anche perché la figura del re del caffè Massimo Zanetti, ancora all'interno della compagine societaria anche dopo le dimissioni da presidente e le mancate partecipazioni agli aumenti di capitale, è sempre sullo sfondo.